venerdì 8 febbraio 2008

IL marketing pedofilo

Scoperte in Italia cinque porte di acceso a centinaia di siti pedofili con pubblicità di grandi e note aziende

FLAVIA AMABILE

Chi si occupa del marketing di un'azienda deve sapere dove va a finire la sua pubblicità in Internet? Io ritengo di sì. I tecnici informatici di Telefono Arcobaleno hanno scoperto all'inizio di questa settiman cinque siti che in realtà erano porte d'accesso 'backdoor' oltre le quali si apriva una galassia intera di siti di contenuto pedopornografico. In due giorni avevano registrato 150 mila contatti. Non sono stati i 75 mila contatti quotidiani a stupirmi, no. E' stata un'altra notizia: in ognuno dei siti erano visibili i banner pubblicitari di alcune note aziende italiane. Telefono Arcobaleno le sta contattando in privato. Per capire se sapevano dove andava a finire la loro pubblicità. Perché se è vero - precisano i responsabili dell'associazione - che questi siti 'sono tra i più visitati al mondo, è necessario che le imprese che investono in Internet si rendano conto che sfruttare questo perverso circuito inserendo - più o meno consapevolmente - i propri banner pubblicitari, significa legittimare, in qualche modo, la pedofilia on line, subire forti danni d'immagine ma, soprattutto, reiterare milioni di volte quell'orribile abuso sui bambini'.
La Stampa 8 febbraio 2008

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