mercoledì 20 febbraio 2008

Rignano, Parte civile: "Nessuna svolta, piccola si difende negando tutto" .La bambina è risultata positiva alle benzodiazepine.

Roma, 19 feb.08-da Apcom "Escludiamo che la bambina sia stata sottoposta a qualsiasi forma di induzione. Riteniamo che la piccola abbia risposto in questo modo come forma di difesa, in sostanza è stato un suo meccanismo. Non c'è alcuna svolta. La bambina cerca di evitare qualsiasi domanda e risposta sull'argomento e per questo riferisce di aver appreso tutto dalla mamma per evitare altri approfondimenti. Del resto anche in passato, durante gli incontri con i periti, la piccola ha messo in atto questo comportamento difensivo evitando di riferire episodi specifici". Così afferma l'avvocato Mirko Mariani, parte civile nel procedimento su una serie di presunti abusi e violenze sessuali avvenuti a Rignano Flaminio. Il legale è difensore di fiducia dei genitori della piccola che stamane ha testimoniato in incidente probatorio davanti al gip di Tivoli, Elvira Tamburelli. La bimba ha riferito che la madre le ha parlato di violenze. L'avvocato Mariani sottolinea invece: "Non dobbiamo comunque dimenticarci che la bimba è risultata positiva alle benzodiazepine dopo l'analisi tossicologica effettuata sui capelli". Sulla stessa linea i legali Antonio Cardamone e Franco Merlino, che spiegano: "Il fatto che la madre della piccola che è stata sentita oggi le avesse parlato, era circostanza già nota. Già nella perizia si ricavava questo dato. La stessa denuncia, tra tutte quelle degli altri genitori è quella più indiretta, in cui sono più presenti i sentito dire. A nostro avviso comunque anche dalla testimonianza di stamane vi è la conferma della sincerità e della realtà dei racconti fatti dai bimbi". I due penalisti, sottolineano poi che se si fosse assistito sinora al frutto di una serie di "induzioni e suggestioni", non c'era motivo che la lezione non dovesse esser ripetuta. Confermano la sincerità di tutti i piccoli, anche le parole della bimba ascoltata per circa due ore dal gip Tamburelli nel pomeriggio. Lei, tra le più piccole di quelle previste nell'incidente probatorio, ha richiamato al fatto che i piccoli della scuola 'Olga Rovere' venivano portati da una "scuola brutta" ad una "bella", e che dovevano "prendere le medicine" e "farsi fare le punture".
Fonte www.bambinicoraggiosi.com

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