mercoledì 20 febbraio 2008

PEDOFILIA:LA LEGGE E LE PROPOSTE PER COMBATTERLA

ROMA, 16 FEB - Oltre cinquemila segnalazioni e
centinaia di casi accertati ogni anno, un'enormita'. Bambini
che, dal primo anno di vita sono vittime di abuso, molestie
sessuali. Il caso rimbalzato oggi da Agrigento e' solo l'ultimo
di una realta' di squallore e nefandezze sulle quali si aprono
squarci a ogni latitudine. Ma sono tanti i casi che non vengono
alla luce perche' mai denunciati, spesso per vergogna o mancanza
di fiducia nella giustizia. Ma quando i responsabili vengono
individuati e arrestati la legge cosa prevede? Walter Veltroni
nei giorni scorsi ha gettato il sasso nello stagno e oggi
conferma, parlando all'assemblea costituente del Pd, l'impegno
nella lotta alla pedofilia: ''Le misure di repressione devono
essere le più severe possibili''.
In Italia la pedofilia come reato è stata disciplinata dalla
legge 66 del 15 febbraio 1996, 'Norme contro la violenza
sessuale'.
Successivamente e' stata emanata la legge 269/1998
che introduce ''Norme contro lo sfruttamento della
prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno
di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitu'
.
Secondo la legge un atto sessuale con un minore di 14 anni
anche se questo è consenziente è punito con 6 - 12 anni di
reclusione, che salgono a 7 - 14 se il bambino ha meno di 10
anni. Aggravanti ulteriori per il reo sono considerate la
parentela o l'aver in custodia il minore, ne vale ad attenuare
la gravita' del fatto l'eventuale non conoscenza dell'eta' della
vittima. Inoltre dal 2 marzo 2006 e' in vigore la legge n. 38
contenente 'Disposizioni in materia di lotta contro lo
sfruttamento sessuale dei bambini e la pedo-pornografia anche a
mezzo Internet'. La legge modifica la precedente normativa in
particolare la 269/98, adeguandola ai recenti accordi
internazionali e alla decisione quadro europea.
Oltre all'inasprimento delle pene viene ampliata la nozione di
pedo-pornografia e del suo ambito. Nel 2007 alla Camera e al
Senato sono state presentate circa dieci proposte di legge di
ulteriore inasprimento di pena per reati di pedofilia, in alcune
delle quali, come in quella di Stefano Pedica (Idv), si chiede
di ricorrere alla castrazione chimica per chi commette abusi
sessuali sui minori. Intransigenti anche Lega e FI. Il Carroccio
chiede di trattare la pedofilia alla stregua dell'omicidio.
Anche FI e' per la linea dura. Le azioni di contrasto suggerite
dal legislatore si riassumono sostanzialmente in tre filoni:
introduzione del reato di 'apologia' anche per la pedofilia;
piu' controlli e inasprimento delle condanne; modifica delle
procedure per le testimonianze dei minori.
REATO DI APOLOGIA - Ne chiedono l'introduzione nel nostro
ordinamento varie proposte di legge si intende cioe' punire con
il carcere da tre a cinque anni chiunque istighi a commetterlo.

INASPRIMENTO DELLE PENE-L'Italia dei Valori di Di Pietro ha presentato diverse proposte di legge per contrastare la pedofilia.Una di queste prevede l’ergastolo per chi si è macchiato di questo crimine. Saranno invece concessi sconti di pena a coloro i quali si sottoporranno volontariamente ad un trattamento ormonale per inibire la libido, lo scopo è far sì che il condannato, una volta libero, non ripeta la violenza.Con la proposta di"INTRODUZIONE NEL SISTEMA PROCESSUALE DELL'AZIONE COLLETTIVA RISARCITORIA", si potrà avere, come in America, la posibilità di promuovere cause collettive in tutti i campi (finanziario, sociale, etc.), quindi anche nei casi in cui si fosse in presenza di abusi perpetrati dallo stesso soggetto a danni di più persone.

IL MEDIATORE PSICOLOGICO - Nei provvedimenti depositati nei mesi
scorsi da An nei due rami del Parlamento si riforma la procedura
per l'ascolto dei minori nella fase delle indagini e in quella
dibattimentale. Si chiede che il minore sia sempre ascoltato da
uno psicologo o psichiatra seguito dal magistrato. Poi si
introducono l''obbligo di denuncia' e la sanzione per chiunque
''occulti, distrugga o alteri'' disegni o documenti che
potrebbero aiutare a individuare violenze e colpevoli.
Fonti ANSA e quotidiani 16 FEBBRAIO 2008

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