di Roberta Lerici
Oltre cinquemila segnalazioni e centinaia di casi accertati ogni anno, un'enormita'.
Bambini che, dal primo anno di vita sono vittime di abuso, molestie sessuali.
Il caso di Agrigento e' solo l'ultimo di una realta' di squallore e nefandezze
sulle quali si aprono squarci a ogni latitudine. Ma sono tanti i casi che non vengonoalla luce perche' mai denunciati, spesso per vergogna o mancanza di fiducia nella giustizia.
Un aumento della pedopornografia online negli ultimi cinque anni del 131% e una schiera di “insospettabili” scoperti a produrre o scambiare migliaia di immagini pedopornografiche. Tra loro professionisti, insegnanti, allenatori, sacerdoti , operai, impiegati, bidelli, e tanti bravi padri di famiglia. (Ansa-Telefono Arcobaleno-quotidiani)
Nel giorno in cui a Rignano Flaminio alcuni relatori si incontreranno per discutere di veri e falsi abusi, pubblico un elenco degli orrori subiti dai minori negli ultimi trenta giorni, ovvero dalla fine di gennaio 2008. In un periodo in cui dappertutto si lancia l’allarme per l’aumento incontrollato del numero di bambini che subiscono abusi, mi sembra quanto mai fuori luogo parlare di “falsi abusi”, soprattutto se a promuovere queste iniziative sono Vittorio Apolloni, il cui figlio, Valerio, è stato recentemente condannato per pedofilia nell’inchiesta sugli abusi sessuali a danno di alunni della scuola materna Bovetti di La Loggia (To) e l’associazione “ragione e giustizia”, ex comitato pro indagati di Rignano Flaminio, che contesta un’inchiesta ancora in corso.
Comunque, siccome la nostra è una democrazia, ognuno è libero di parlare di ciò che vuole. Così come, ognuno è libero di non perdere tempo, e continuare a lottare affinché nel nostro paese la tutela dei minori vada finalmente ad occupare il primo posto nell’agenda politica italiana.
Ecco un riepilogo dei casi registrati da questo e da altri siti internet negli ultimi 30 giorni:http://www.bambinicoraggiosi.com/?q=node/184
giovedì 21 febbraio 2008
Pedofilia: tutti i casi di un febbraio nero, e l’ultimo arrestato commercia in articoli religiosi.
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