giovedì 21 febbraio 2008

Pedofilia Reggio Emilia:muore il padre del bambino violentato. Era indagato anche lui per pedofilia

PROCESSO CON IL GIALLO

Una morte misteriosa. Avrebbe dovuto testimoniare in tribunale sulle molestie nei confronti del figlio di sette anni da parte di un parente. Ma è deceduto in circostanze tutte da chiarire, anche lui accusato dello stesso tipo di delitto

Reggio Emilia, 21 febbraio 2008 - Un'infanzia tragica. Se le accuse saranno confermate, ci troviamo davanti alla vicenda spaventosa di un ragazzino che a sette anni avrebbe subito violenza sessuale da un lontano parente nella Bassa e che poi, trasferitosi con la famiglia nel Sud, avrebbe di nuovo ricevuto pesanti attenzioni e maltrattamenti da parte del padre. Con un ulteriore, sconvolgente colpo di scena: lo scorso giugno, infatti il padre della vittima è morto in circostanze che gli investigatori ritengono misteriose. Quel padre, domani, avrebbe dovuto testimoniare al tribunale di Reggio, al processo per presunta pedofilia che vede vittima il nipote e che giunge alla seconda udienza dibattimentale. Deporrà soltanto la madre. E con lei i carabinieri che hanno condotto le indagini e gli assistenti sociali. Questa terribile vicenda di infanzia violata, ora al vaglio del tribunale, risalirebbe a sette anni fa, tra il 2001 e il 2003. Sotto accusa un parente di 23 anni - difeso dall’avvocato Domenico Noris Bucchi e dalla collega Antonella Leone - - che grida la sua innocenza. Avrebbe, secondo la ricostruzione dell’accusa, sottoposto a violenza sessuale il bambino portandolo in un luogo appartato, poco distante dalla sua abitazione. Una violenza ripetuta, fino a quando il bambino si confidò con la madre chiedendo aiuto. Conseguente, ecco la denuncia ai carabinieri e l’avvio immediato delle indagini, coordinate dal pm Lucia Russo. Col passaggio del sostituto procuratore alla procura della Repubblica di Parma, il caso fu preso in carico dalla collega Maria Rita Pantani. E’ scattato infine il rinvio a giudizio del giovane parente ed è cominciato il dibattimento che domani giungerà alla seconda udienza. In aula sono chiamati a testimoniare i familiari del ragazzino, oggi quattordicenne, le assistenti sociali e i carabinieri che condussero le indagini. E il ragazzino verrà chiamato in futuro a raccontare quanto subì in una delicatissima audizione protetta. Ma alla vigilia della nuova udienza si apprendono altri due fatti sconvolgenti. Il primo è che anche il padre era stato denunciato per pesanti attenzioni nei confronti del figlioletto e di maltrattamenti a lui e ai suoi due fratelli. Il secondo è che lo scorso giugno il padre è stato trovato morto in circostanze misteriose nella città del Sud in cui la famiglia era andata ad abitare tre anni fa dopo quei drammatici avvenimenti. Nei mesi scorsi, parlando della resunta violenza avvenuta nella Bassa, il criminologo Lino Rossi, che aveva visitato il bambino alcuni anni fa come consulente della procura, ebbe a dichiarare: «E’ una vicenda bruttissima, maturata in un ambiente caratterizzato dalla povertà. Per il bambino è stata un’esperienza dolorosissima. Nella relazione ho spiegato che il bambino è assolutamente attebndibile. Ora viene costantemente seguito, ma ha sofferto tantissimo e per lui i problemi psicologici non sono certo risolti».
Il Resto del Carlino 21 febbraio 2008

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