L'operazione partita della Procura di Siracusa ha interessato quasi tutte le regioni
Retata di pedofili on line
Cultura medio alta, reddito oltre la media, sposati e la maggior parte con figli: è l'identikit dei 110 indagati nell'ambito di un'inchiesta sulla pedofilia on line e sul turismo sessuale condotta dalla Procura della Repubblica di Siracusa che ha interessato quasi tutte le regioni d'Italia.
Tra loro ci sono anche cinque arrestati e un fermato: tutti trovati in possesso di migliaia di film o foto che riproducono abusi su minorenni, scambiati su Internet e poi custoditi su Dvd o sui computer. Tra i video anche dei veri e propri cortometraggi su rapporti sessuali di almeno uno degli indagati italiani con otto bambini thailandesi, ripresi da quattro telecamere contemporaneamente. Sarebbero circa 200, della durata di circa 180 minuti ciascuno, i film artigianali scoperti dagli investigatori, che, secondo l'accusa, erano pronti per essere immessi su Internet. Per la Procura di Siracusa, infatti, esisterebbe una connessione diretta tra la pedofilia on line e il turismo sessuale, con la commercializzazione di filmati eseguiti da italiani all'estero. Gli arresti sono scattati per le persone sorprese in flagranza di reato mentre stavano scambiando le immagini incriminate. Sono un funzionario di Imperia, di 62 anni, un impiegato di 34 anni di Vicenza, e tre cinquantenni: un operaio di Varese, un metalmeccanico di Brescia e un sociologo e docente di scuola superiore di Marcianise (Caserta). In casa di quest'ultimo sono stati trovati oltre 70 mila tra foto e filmati pedopornografici e anche video amatoriali di studenti durante momenti di vita scolastica - in aula o in gita - le cui immagini, rivelano gli investigatori, evidenziano «atteggiamenti affettuosi e confidenziali» tra gli studenti e il docente stesso. Il fermato è invece un docente universitario napoletano di 55 anni, bloccato al suo rientro dalla Thailandia: è stato trovato in possesso di filmati con abusi su giovanissime minorenni, in uno sarebbe ritratto anche lui. Per tutte le 110 persone indagate dal procuratore aggiunto di Siracusa Giuseppe Toscano e dai sostituti Antonio Nicastro e Anna Trinchillo, sono stati ipotizzati i reati di divulgazione di materiale pedo-pornografico in associazione per delinquere. Tra loro ci sono anche insegnanti, sociologi, dirigenti di azienda, ma anche consulenti di uffici giudiziari e un esponente delle forze dell'ordine. Il maggior numero di indagati, con 16 perquisizioni eseguite, si registra in Sicilia. Seguono la Campania e la Toscana con 12 ciascuno; la Lombardia e l' Emilia Romagna con 11, il Veneto 9, la Liguria con 6, il Friuli Venezia Giulia e la Calabria con 5 ciascuno, il Lazio, il Piemonte, l'Abruzzo e le Marche con 4 ciascuno, la Puglia, la Sardegna e la Basilicata con due ciascuno e il Trentino con uno.
Il Tempo 13 febbraio 2008
mercoledì 13 febbraio 2008
L'operazione Thai partita della Procura di Siracusa ha interessato quasi tutte le regioni
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