Enna. Sono durati circa un’ora e 40’ gli interrogatori di Angelo Leonardo Lo Vecchio, 68 anni, e dei genitori delle due minori, che sono agli arresti domiciliari perché accusati il primo di violenza sessuale nei confronti della ragazza sedicenne, ed i secondi di abbandono morale e materiale delle due figlie minorenni. Il Gip Pasqualino Bruno, alla presenza del Pm Marcello Cozzolino, ha voluto interrogare prima i genitori delle due sorelline, alla presenza del difensore, avvocato Michele Baldi, e successivamente Angelo Leonardo Lo Vecchio, il gestore del bar del palazzo di giustizia, alla presenza dei due avvocati difensori Giampiero Cortese ed Alessandro Faraci. Molto confuse e contraddittorie le risposte dei due genitori, che, angustiati da problemi finanziari, e dalla presenza di altri figli minori, riuscivano con grande difficoltà ad avere il controllo della situazione perché il primo problema era quello della sopravvivenza, soprattutto materiale, essendo il padre impegnato nei cantieri di servizio, mentre la madre, che ha difficoltà di deambulazione, è costretta a rimanere a casa per accudire agli altri figli. Una situazione familiare di grande precarietà morale e materiale, per cui era difficile che si potesse tenere il controllo di due ragazzine, che volevano ad ogni costo stare fuori. Più articolate e più precise le risposte di Angelo Leonardo Lo Vecchio, che ha confessato di avere avuto due contatti sessuali con la ragazza sedicenne, che non sapeva quale era la sua età, che era consenziente, quindi non c’è stata violenza sessuale, che non conosceva lo status di ritardo psichico della ragazza, mentre ha escluso che ci fossero stati contatti con la quattordicenne, che conosceva solo superficialmente. In effetti, ed è stato anche accertato dalle indagini degli agenti della Mobile, la ragazza quattordicenne, non ha mai avuto rapporti sessuali con uomini, ci sono stati dei tentativi, ma sono falliti tutti. Sulla base delle dichiarazioni fatte da Angelo Leonardo lo Vecchio, i due avvocati Cortese e Faraci, è probabile che tra oggi e domani presentino richiesta di rito abbreviato. Gli agenti della Mobile, coordinati dal vice questore aggiunto,Tito Cicero, continuano le loro indagini per identificare coloro i quali hanno avuto rapporti sessuali con la sedicenne. Intanto sia i due genitori che il gestore del bar del palazzo di giustizia rimangono agli arresti domiciliari.
Vivi Enna il 21/02/2008 alle 09:27:30
giovedì 21 febbraio 2008
Enna: Interrogatori sulla violenza sessuale subita dalle due sorelle
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