giovedì 28 febbraio 2008

Pedofilia: Maestro di danza e maniaco.

L´arresto dopo la denuncia di uno dei ragazzi che vivono in provincia.L´indagato stava aprendo una nuova scuola

s.p.Violenze su due allievi davanti al figlio di tre anni
Gli abusi avvenivano in casa del ballerino che attirava le vittime offrendo lezioni extra Il bambino costretto a vedere le molestie abita già da mesi solo con la madre
Il maestro di ballo latino-americano aveva conquistato la fiducia dei suoi giovani allievi, proponeva anche lezioni extra, a casa sua, per i più volenterosi. Ma era solo una scusa per molestare i ragazzi. La squadra mobile l´ha arrestato con l´accusa di aver abusato di un quindicenne e di un tredicenne, suo parente. In un´occasione, sarebbe stato testimone obbligato il figlioletto del maestro di ballo, che ha 3 anni. Per questa ragione, l´uomo, un trentenne che ufficialmente svolge la professione di operaio, è accusato non solo di violenza sessuale ma anche di corruzione di minore. «La scuola di danza aveva avuto inizialmente un grande successo - spiega il commissario capo Rosaria Maida, che dirige la sezione minori della Mobile - nel paese della provincia palermitana dove era sorta, nel 2003, era presto diventata un punto di riferimento per i più giovani, considerata anche la gran moda di questo tipo di balli». Ma poco a poco, qualcosa è cambiato. Sono stati i genitori di alcuni ragazzini ad accorgersi che durante le lezioni di salsa e merengue, ospitate in una palestra, avveniva qualcosa di strano. Il quindicenne e il tredicenne hanno raccontato, prima a mezze frasi, poi chiaramente. Una denuncia è partita presto, destinatari la Procura di Palermo e la polizia. Era il dicembre scorso. Ma la notizia dell´indagine è corsa veloce nel piccolo centro di provincia, e il maestro ha deciso di chiudere in tutta fretta la scuola di ballo. Di recente, il trentenne stava riaprendo la scuola in un´altra cittadina, ma non ne ha avuto il tempo. È arrivato prima il provvedimento di custodia cautelare firmato dal gip Antonella Consiglio, sollecitato dal sostituto procuratore Claudia Caramanna. Il giudice delle indagini preliminari non ha avuto dubbi sul racconto dei due ragazzini, già ascoltati a lungo dagli psicologi e dai poliziotti della squadra mobile, nella speciale sala allestita alla caserma Boris Giuliano per le audizioni dei più piccoli, fra pareti colorate e giocattoli. La stanza colorata della squadra mobile è l´unica realtà di questo tipo esistente in Italia per indagini così delicate.Il maestro di ballo è stato fermato dagli agenti della squadra mobile ieri mattina, all´alba. Non ha detto nulla. Sarà comunque chiamato a difendersi davanti il giudice delle indagini preliminari, per l´interrogatorio di garanzia. La sua posizione resta molto delicata, soprattutto per l´episodio che riguarda il figlio: ormai da mesi, il bambino non vive comunque con il padre, da quando l´operaio si è separato dalla moglie. Le indagini della sezione minori proseguono. Durante le perquisizioni a casa del maestro di ballo è stato sequestrato l´elenco dei suoi alunni, che si sono alternati dal 2003 a oggi. La Procura ritiene che un ulteriore giro di audizioni potrebbe fare emergere altri episodi di abusi. Le indagini di pedofilia hanno dimostrato che talvolta nei piccoli centri di provincia è ancora più difficile la denuncia da parte delle vittime. Proprio due settimane fa, la Procura e i carabinieri erano riusciti a far emergere un´altra brutta storia solo dopo sei mesi dalle violenze: quando il tam tam in paese si era fatto ormai pesante, una giovane si era confidata con un´amica, che l´aveva aiutata a trovare la strada del riscatto, scegliendo la denuncia. Lui, l´insospettabile maestro di salsa e merenghe, aveva davvero conquistato la fiducia di tutti, degli alunni e soprattutto dei genitori, che erano felici di quella nuova attività tanto alla moda, in realtà l´unica un po´ diversa in un contesto di provincia che continua a non offrire molto ai più giovani.
(Espresso Local 28 febbraio 2008)

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