giovedì 28 febbraio 2008

Pedofilia, abusi sulle sorelline di Amandola:condannato a 8 anni lo zio

Il gip Alessandra Panichi accoglie la richiesta di rito abbreviato e la pena per il macedone G.Z., che aveva ottenuto una condanna a 13 anni, viene ridotta

Amandola, 28 febbraio 2008 - Condanna di otto anni e otto mesi di reclusione per G. Z., il macedone di 43 anni accusato di aver abusato sessualmente per anni di due delle tre nipoti minorenni, all'epoca ancora bambine, residenti ad Amandola, in provincia di Ascoli Piceno. La procura ascolana nel 2007 avviò un'inchieta che permise di mettere in luce i ripetuti episodi di violenza, e portò all'arresto di 11 persone in totale, fra cui sette indiani, un anziano italiano, e appunto il macedone.
Il gip Alessandra Panichi ha accolto la richiesta di rito abbreviato, e G. Z., che aveva ottenuto una condanna a 13 anni, si è visto ridurre la pena a otto anni e otto mesi. Il macedone era finito in carcere nel marzo 2007, dopo un anziano di Amandola arrestato con l'accusa di aver ottenuto effusioni a sfondo sessuale dalle minori, in cambio di regalini o piccole somme di denaro.

L'extracomunitario è stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori, rispetto al reato più grave di violenza sessuale su persona in stato di inferiorità fisica e psichica prospettata inizialmente. Il pm Umberto Monti ha chiesto la condanna ad una pena di 20 anni, da ridurre a 13 anni e quattro mesi; per l'imputazione di atti sessuali su minori il magistrato aveva richiesto una condanna a 18 anni e sei mesi, da ridurre a 12 anni e quattro mesi. La difesa invece, sostenuta dall'avv. Roberto Stabile, aveva chiesto l'assoluzione con formula dubitativa. L'inchiesta a carico dei sette indiani è ancora in corso. L' italiano più anziano si trova invece agli arresti domiciliari.

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