mercoledì 13 febbraio 2008

Rignano, una bambina: "Giochi brutti nella casa dei mostri"

In due ore di deposizione ha anche descritto case e persone e denunciato l'esistenza di "giochi brutti" con uomini incappucciati e nudi che la sottoponevano a tremendi atti sessuali. Ha riferito che era la maestra Patrizia ad accompagnarla fuori dalla scuola per portarla, dopo un tratto di strada percorso a piedi, in "una casa bianca, con una stanza rossa e tantissimi peluche". Questa la sintesi del racconto di una bambina di cinque anni di Rignano presunta vittima di abusi, fatto nel corso dell'interrogatorio avvenuto in incidente probatorio davanti al gip di Tivoli Elivira Tamburelli. "La maestra - ha aggiunto - mi portò nella casa dei mostri dove si facevano giochi brutti con uomini incappucciati di nero". I "giochi brutti" che si facevano alla presenza di uomini che le facevano male, sarebbero avvenuti in un'altra abitazione, "la casa dei mostri", poco distante. "Anche lì ci sono andata a piedi - ha raccontato la bimba - dopo la maestra mi ha riportato in classe. Di quello che mi facevano ho parlato solo con la mamma dopo tanto tempo perché all'inizio non mi ricordavo". La piccola ha quindi escluso di essere stata influenzata dalla sorella, di qualche anno più grande, anche lei in precedenza alla scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. Il tutto sarebbe avvenuto in una sola giornata, in assenza di altri bambini, la maestra della minore, la docente anche lei tra gli indagati Silvana Candida Magalotti, era in ferie.
"È stata una testimonianza scioccante - hanno commentato gli avvocati di parte civile Antonio Cardamone e Franco Merlino - la minore è stata precisa, ha parlato di alcuni indagati, anche se non tutti collocati con precisione, dei percorsi fatti per uscire dalla scuola, di case e di giochi. Insomma, ha fatto riferimento a particolari già emersi dalle indagini". Di diverso avviso alcuni legali degli indagati: "C'è un problema di attendibilità. A mio parere la bimba ha recitato a soggetto", ha commentato Giosuè Bruno Naso, difensore della Magalotti. Dello stesso avviso Francesca Coppi, che assiste la maestra Patrizia Del Meglio e il marito Gianfranco Scancarello: "Quelli della minore sono racconti di fantasia, illogici e inverosimili - ha detto - come si può pensare che una maestra prelevi da una classe una ragazzina per sottoporla a una violenza di gruppo per poi riaccompagnarla a scuola come se nulla fosse? Possibile che la piccola non ne abbia parlato subito con i genitori?".
Dopodomani è prevista l'audizione di un altro minore presunta vittima di abusi e altri saranno sentiti il 19, il 26 e il 28 febbraio prossimo. Domani invece inizierà la perizia per valutare la capacità a rendere dichiarazioni di altri sette bambini.
Roma Città 12 febbraio 2008

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