giovedì 28 febbraio 2008

Fratellini Gravina: Quando il parroco disse:"Indagate sulla madre"

di Dylan
Ho trovato questo articolo del giugno 2006 e mi sono venuti i brividi. Vorrei che le sciocchezze che dice il parroco in questa intervista, servissero da monito a tutti coloro che si sentono in dovere di "commentare" un caso giudiziario aperto, emettendo delle sentenze o insinuando dei dubbi su persone a caso.Il parroco dipinge il padre dei fratellini come un sant'uomo. Ma oggi sappiamo che loro non volevano stare con lui, perchè era violento, li picchiava. A uno dei due, le botte del padre avevano causato una lesione al ginocchio che non gli permetteva di camminare bene.(Italia sul 2-26 febbraio 2008-)

Da Repubblica del 18 giugno 2006

Il sacerdote osserva: "Questa donna è gelida, fredda, distaccata""E' come se questa cosa l'avesse studiata e realizzata"

Fratellini scomparsi a Gravina
Il parroco: "Indagate sulla madre"

Anche la nonna dei ragazzini aveva dato la stessa indicazione
Fratellini scomparsi a Gravina
Gli speleologi contribuiscono alle ricerche dei due fratellini

GRAVINA IN PUGLIA - Dopo la nonna di Francesco e Salvatore Pappalardi, i due fratellini di 13 e 11 anni scomparsi dal 5 giugno, anche un sacerdote di Gravina in Puglia solleva dubbi sulla madre. "Per me bisogna indagare sulla mamma - ha detto don Michele Paternoster, parroco della chiesa di San Matteo - Questa donna è gelida, fredda, distaccata. E' come se questa cosa l'avesse studiata e realizzata". "Le piste sono due - afferma il parroco - o è stata la malavita o la loro mamma perché il papà li aveva già in affidamento e non avrebbe avuto alcun vantaggio a sottrarre i due ragazzini. Tuttavia, non mi risulta che a Gravina la malavita possa realizzare progetti di questo tipo". "Credo - aggiunge il sacerdote - che bisognerebbe fare ciò che il vescovo ha annunciato ieri, quando si è offerto di fare da mediatore per rintracciare i due fratellini. Ritengo che sia gli investigatori sia la magistratura debbano dire che non ci saranno conseguenze penali pesanti nei confronti di chi ha sottratto i due ragazzini e che la legge sarà interpretata in modo benevolo". Don Michele ha precisato che i fratellini non frequentavano la sua parrocchia: "Li ho visti passare solo qualche volta - ha detto - il piccolo lo ricordo, il grande no. La mamma non l'ho mai vista e non me la sento di esprimere giudizi, il padre so solo che è un grande lavoratore". "Spero - ha concluso - che questi ragazzini vengano recuperati e restituiti presto alla società civile". (La Repubblica 18 giugno 2006)
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