venerdì 8 febbraio 2008

Violenta un disabile,agricoltore agli arresti domiciliari

L’uomo, sessantenne, approfittava sessualmente dell’amico di famiglia con problemi psichici

ANTONIO ORZA San Valentino Torio. Abusava sessualmente di un 44enne, A.D., affetto da problemi psichici. Con questa accusa è finito agli arresti domiciliari un coltivatore diretto di 60 anni, C.P., arrestato dai carabinieri di San Valentino Torio in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore, Bartolomeo Ietto, su richiesta del sostituto procuratore Giancarlo Russo. L'uomo è accusato di violenza sessuale continuata. Le indagini hanno preso il via nell'agosto del 2007. É stata la sorella del 44enne disabile a denunciare tutto ai carabinieri, i quali si sono imbattuti in una storia squallida che si intreccia a degrado morale e ignoranza. Una vicenda comunque già nota in paese. Voci su questa turpe storia giravano già dall'estate scorsa, quando la sorella di A.D., dopo aver raccolto le confidenze del fratello disabile, sporse denuncia alla stazione dei carabinieri. Le indagini e l'arresto dell'agricoltore-violentatore non hanno fatto altro che confermare quelle odiose indiscrezioni, lasciando allibiti coloro che conoscono entrambi i protagonisti. Le indagini hanno consentito di accertare che gli incontri «intimi» avvenivano in una baracca di campagna, in un fondo agricolo alla periferia del piccolo centro dell'Agro nocerino-sarnese, dove l'agricoltore-violentatore trascorreva le sue giornate di lavoro nei campi. In due circostanze, il 25 luglio e il primo agosto dello scorso anno, l'uomo avrebbe abusato del 44enne disabile, che in paese conoscono tutti, perché va nelle case a raccogliere cartoni. Non è da escludere, secondo gli investigatori, che le «attenzioni sessuali» del 60enne agricoltore-violentatore nei confronti di A.D. abbiano avuto un'evoluzione antecedente agli episodi accertati. Le indagini dei carabinieri, coordinate dai marescialli Biondo Nasti e Antonio Botta, hanno evidenziato che gli abusi sessuali avvenivano fuori dalle mura domestiche. Tra l'altro le famiglie di C.P. e del disabile si conoscono in quanto abitano a poca distanza l'una dall'altra. Due famiglie normali, senza macchia, come si suol dire. Due famiglie dedite al lavoro nei campi, mai un problema con la giustizia. Con una scusa qualsiasi, l'agricoltore, regolarmente sposato, «adescava» la sua vittima convincendo il 44enne disabile a seguirlo a bordo della sua motoape, diretto al fondo agricolo di via Vetice, al confine con il comune di Striano. «Dai, vieni con me. Dammi una mano a lavorare nei campi». In realtà quegli inviti all'apparenza innocenti si traducevano in abusi sessuali. Una turpe vicenda che si intreccia a degrado morale e ignoranza. Una brutta storia che ha sconvolto la piccola cittadina dell'Agro nocerino-sarnese, in primis il sindaco di San Valentino Torio, Felice Luminello, che commenta: «Si tratta di una vicenda di una gravità notevole. Alla giustizia il compito di accertare fino in fondo la verità».
Il Mattino 8 febbraio 2008

2 commenti:

Anonimo ha detto...

n quesito da sottoporvi questo

esistino magistrati o giudici pedofili? se si vi sono possibilità di aver edocumentazione in merito?:

Anonimo ha detto...

dimenticavo, in caso si risposta affermativa o negativa che sia lascio la mia url

http://interpol.myblog.it

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