sabato 1 marzo 2008

Torre Annunziata, violenza su disabile:5 indagati, tra cui il padre

Fra gli indagati 32 persone coniugate con figli

Venerdi 29 Febbraio 2008

TORRE ANNUNZIATA (Napoli) - Per oltre due anni ha abusato sessualmente della figlia naturale, disabile mentale che, all’epoca dei fatti aveva appena 11 anni. Il padre-padrone ha costretto ripetutamente la ragazzina ad avere rapporti sessuali completi. Non contento l’uomo ha permesso che altre quattro persone abusassero, più volte della minore, ha messo a “disposizione” dei suoi compari la ragazzina, accogliendoli nella sua casa, diventata la prigione della piccola, la casa degli orrori nella quale l’11enne era diventata un oggetto utilizzato per soddisfare gli istinti sessuali più animaleschi.

Una storia terribile, che si è consumata in un appartamento di una delle zone popolari di Torre Annunziata. A casa dell’orco succedeva di tutto, la minore è stata abusata sia dal padre che dai suoi amici: in alcuni casi mentre la ragazzina subiva la violenza gli altri assistevano. Un rituale tacito, un accordo tra menti perverse, quello di procurarsi piacere guardando, aspettando il proprio turno che di lì a poco sarebbe venuto.Per la terribile storia, ora, il padre-padrone e altre quattro persone sono accusati di violenza sessuale in concorso su minore.La vicenda ha inizio circa quattro anni fa, quando la ragazzina viene affidata al padre naturale. Siamo nel 2004, anno in cui inizia il calvario della bambina, all’epoca 11enne. La minore è affetta da un ritardo mentale. La sua vita, assieme al padre naturale si trasforma, ben presto nel peggiore degli incubi.L’uomo, dopo qualche mese di convivenza con la figlia, inizia ad avere atteggiamenti particolari con la ragazzina. Le molestie sessuali i poco tempo sfociano nella violenza. La minore viene costretta ad un rapporto sessuale completo col genitore. Una circostanza che diventa routine. Per la ragazzina è l’inferno.
Quelle che, all’inizio, potevano essere attenzioni “particolari” di un genitore verso sua figlia, si trasformano in una dolorosissima sottomissione. La paura e la vergogna prendono il sopravvento sulla necessità della piccola di sottrarsi ai voleri dell’orco. La ragazzina per mesi viene utilizzata da suo padre come oggetto sessuale.Le giornate vengono scandite dall’angoscia e dal terrore ma, per l’undicenne, il peggio deve ancora venire. L’abitazione della zona popolare di Torre Annunziata viene frequentata spesso dagli amici dell’orco. Uomini giovani, tra i tra i 23 e i 25 anni, ai quali l’orco mostra orgoglioso il suo trofeo. Un trofeo che ben presto il padre-padrone offerto ai suoi compari.La ragazzina, allora, diventa nient’altro che un corpo, un oggetto che anche i quattro compari dell’orco utilizzano per soddisfare gli istinti sessuali più bassi. Trascorrono, così, circa due anni. Dal 2004 al 2006 la ragazzina viene abusata ripetutamente da cinque uomini. Nessuno di loro si limita a toccarla o a farsi toccare. Tutti vanno fino in fondo, imponendo alla piccola rapporti sessuali completi.Il gioco crudele e le pressioni psicologiche inflitte sulla minore affinchè tacesse ciò che accadeva nella casa degli orrori, però, si spezza. La ragazzina, dopo due anni di inaudite violenze, inizia a parlare con le assistenti sociali che la seguivano a causa del suo ritardo mentale. Il velo del silenzio si squarcia, sollecitata dalle operatrici la minorenne racconta ogni particolare di due anni di terrore e di angoscia. Parla di quel padre che l’ha costretta ad essere moglie piuttosto che figlia, racconta degli altri uomini, che più volte hanno abusato di lei. E’ il racconto dell’orrore quello raccolto dalle assistenti sociali che mettono in moto la macchina della giustizia.Il padre-padrone e i suoi quattro amici vengono indagati per violenza sessuale in concorso su minore. La ragazzina viene affidata ad una casa-famiglia. Dall’indagine emerge che tutti gli indagati, a più riprese, hanno obbligato la minore ad avere rapporti completi.Ora il gip del tribunale per i minorenni di Napoli ha fissato l’incidente probatorio e ha nominato un consulente che dovrà assistere la ragazzina nel corso della testimonianza.
Il Mattino 29 febbraio 2008

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