Procura apre indagine: già condannato 2 volte, mai in carcere
Madrid, 27 mar. (Apcom) - La polizia spagnola ha dovuto caricare e sparare proiettili di gomma per disperdere una cinquantina di persone che volevano linciare Santiago del Valle, il presunto assassino della piccola Mari Luz Cortes, la bambina di cinque anni trovata morta lo scorso 7 marzo in un fiume vicino a Huelva (Andalusia). Lo hanno riferito oggi i media spagnoli: secondo le immagini diffuse dalla televisione, la folla ha cominciato a lanciare pietre e anche transenne contro gli agenti che hanno chiuso l'accesso al tribunale locale dove l'indagato è giunto oggi pomeriggio in un furgone della polizia.
Secondo l'agenzia Europapress, circa 600 persone sono state bloccate dagli agenti intorno alle 17, al momento dell'arrivo del convoglio, ma almeno 200 restano tuttora davanti all'edificio dove è stato fatto entrare il presunto omicida, e di queste circa 50 continuano a causare disordini: i pompieri hanno dovuto spegnere il fuoco appiccato ad alcuni cassonetti, mentre due giornalisti sono stati feriti dal lancio di oggetti.
Il caso di Mari Luz Cortes ha commosso la Spagna negli ultimi due mesi: la bambina era scomparsa lo scorso 13 marzo ed è stata oggetto di massicce operazioni di ricerca in tutto il paese e anche all'estero. L'ira della popolazione di Huelva sembra essere esplosa anche a causa del fatto che il presunto assassino, un vicino di casa della famiglia di Mari Luz, era già stato condannato due volte per reati di pedofilia, ma non ha mai scontato le pene. Del Valle era stato condannato una prima volta nel 2004 a due anni di carcere, poi sospesi a condizione di non commettere altri reati, per abusi su una bambina di nove anni; e nel 2005 a due anni e nove mesi di prigione per abusi sulla sua stessa figlia di cinque anni. Secondo 'El Pais' online, in quell'occasione gli era stata revocata la patria potestà eil suo ritardo mentale non era stato considerato come un'esimente completa, ma non sono chiari i motivi per cui l'uomo non è mai stato messo in prigione. Secondo la radio 'Cadena Ser', il procuratore capo di Siviglia ha ordinato l'apertura di un'indagine in merito.
Madrid, 27 mar. (Apcom) - La polizia spagnola ha dovuto caricare e sparare proiettili di gomma per disperdere una cinquantina di persone che volevano linciare Santiago del Valle, il presunto assassino della piccola Mari Luz Cortes, la bambina di cinque anni trovata morta lo scorso 7 marzo in un fiume vicino a Huelva (Andalusia). Lo hanno riferito oggi i media spagnoli: secondo le immagini diffuse dalla televisione, la folla ha cominciato a lanciare pietre e anche transenne contro gli agenti che hanno chiuso l'accesso al tribunale locale dove l'indagato è giunto oggi pomeriggio in un furgone della polizia.
Secondo l'agenzia Europapress, circa 600 persone sono state bloccate dagli agenti intorno alle 17, al momento dell'arrivo del convoglio, ma almeno 200 restano tuttora davanti all'edificio dove è stato fatto entrare il presunto omicida, e di queste circa 50 continuano a causare disordini: i pompieri hanno dovuto spegnere il fuoco appiccato ad alcuni cassonetti, mentre due giornalisti sono stati feriti dal lancio di oggetti.
Il caso di Mari Luz Cortes ha commosso la Spagna negli ultimi due mesi: la bambina era scomparsa lo scorso 13 marzo ed è stata oggetto di massicce operazioni di ricerca in tutto il paese e anche all'estero. L'ira della popolazione di Huelva sembra essere esplosa anche a causa del fatto che il presunto assassino, un vicino di casa della famiglia di Mari Luz, era già stato condannato due volte per reati di pedofilia, ma non ha mai scontato le pene. Del Valle era stato condannato una prima volta nel 2004 a due anni di carcere, poi sospesi a condizione di non commettere altri reati, per abusi su una bambina di nove anni; e nel 2005 a due anni e nove mesi di prigione per abusi sulla sua stessa figlia di cinque anni. Secondo 'El Pais' online, in quell'occasione gli era stata revocata la patria potestà eil suo ritardo mentale non era stato considerato come un'esimente completa, ma non sono chiari i motivi per cui l'uomo non è mai stato messo in prigione. Secondo la radio 'Cadena Ser', il procuratore capo di Siviglia ha ordinato l'apertura di un'indagine in merito.
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