venerdì 14 marzo 2008

PELLEZZANO:violenza sessuale sulla nipotina in presenza dei suoi bambini di 2 e 7 anni

PELLEZZANO

Violenza sessuale sulla nipotina chiesto l’abbreviato

ANTONELLA BARONE Pellezzano. Ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato A.C., muratore di Pellezzano, accusato di aver violentato la nipote, che all'epoca dei fatti aveva appena 11 anni. Ma all'uomo è contestato anche l'ulteriore pesante capo d'imputazione del sequestro di persona, in quanto in diverse occasioni avrebbe costretto i suoi due bambini di sette e due anni, ad assistere mentre violentava la nipote. Ieri si è svolta dinanzi al giudice Giuliano Rulli l'udienza preliminare a cui era presente anche l'imputato, difeso dall'avvocato Marco Salerno, che dopo un periodo di detenzione in carcere, ora è ristretto agli arresti domiciliari, mentre la moglie e i figli hanno trovato rifugio presso la casa dei genitori della donna. Nel corso dell'udienza è stata anche formalizzata la costituzione di parte civile dei due bambini, figli dell'uomo, rappresentati e difesi dall'avvocato Alfonso Sarno e non si esclude che nella prossima udienza possa costituirsi parte civile anche la moglie. La nipote è stata accompagnata in Tribunale dal responsabile della casa famiglia dove è attualmente ospitata e dalla psicologa che la segue nel percorso di recupero, ma la ragazza in lacrime ha detto di non voler entrare in aula, in quanto avrebbe rivisto quello che evidentemente considera il suo aguzzino. Si tratta di una brutta storia di ripetute violenze sessuali di cui è accusato A.C. nei confronti della nipote, che poi avrebbe anche minacciato, dicendole di non raccontare nulla, altrimenti «poteva dire addio alla sua vita». L'inchiesta, avviata a seguito di una segnalazione da parte di Telefono Azzurro, è stata condotta dai pm Stefano Opilio e Cristina Giusti, che hanno portato alla luce una terribile vicenda consumatasi in una situazione di estremo degrado. Dalle indagini è emerso che l'uomo avrebbe usato violenza nei confronti della nipote con una frequenza almeno bisettimanale per ben tre anni, da luglio 2004 a gennaio 2007. Un vero incubo per la ragazzina, che la prima volta avrebbe subito violenza dallo zio in casa sua, proprio nella sua cameretta, dove l'uomo l'avrebbe sorpresa da sola e dopo averla spogliata l'avrebbe buttava sul letto, coprendole la bocca con la mano per evitare che urlasse, costringendola a subire un rapporto sessuale. Ma le violenze sarebbero poi continuate nel corso dei tre anni anche nella casa dell'uomo, dove A.C. avrebbe costretto anche i suoi figli, il bambino di 7 anni e la bimba di 2, ad assistere ai diversi rapporti sessuali consumati con la nipote. Secondo i risultati delle indagini l'uomo avrebbe portato i figli in cucina, chiudendo la porta a chiave, da qui la contestazione anche di sequestro di persona.
Il Mattino 14 marzo 2008

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