domenica 9 marzo 2008

Abusava dell’amico dodicenne

Serino. Per mesi carabinieri ed inquirenti che hanno indagato sulla triste vicenda, venuta ieri mattina alla luce, hanno sperato che la storia di violenza sessuale e psicologica denunciata da un dodicenne fosse frutto solo della sua immaginazione. Ieri mattina, invece, il Tribunale dei minori di Napoli ha dimostrato di nutrire pochi dubbi ed ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un 16enne del serinese che ora si trova presso una casa famiglia del capoluogo partenopeo. Protagonisti della vicenda, come detto, sono un ragazzo di 16 anni ed un suo amico di dodici anni. Le violenze sarebbero iniziate due anni fa, ma solo lo scorso novembre la vittima ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai suoi genitori. Questi ultimi si sono immediatamente rivolti ai carabinieri della stazione di Serino, diretti prima dal maresciallo Moschella ed oggi dal comandante Liccardi. I militari dell'Arma, a loro volta, si sono successivamente avvalsi di una equipe di esperti composta da medici, psicologi e servizi sociali per approfondire ed accertare le accuse. In questi quattro mesi di indagini, infatti, sarebbero stati diversi gli incontri e le perizie effettuate sui due ragazzi al fine di comprendere indizi importanti allo sviluppo della vicenda. Le violenze, stando a quanto riferito dagli inquirenti, avrebbero preso il via nell'ottobre del 2006 con il più piccolo che si sarebbe spesso recato a casa dell'amico maggiore per giocare a play station. Qui, però, i loro giochi si sarebbero ben presto trasformati in vera e propria galleria degli orrori con il 12enne che sarebbe stato più volte violentato. Oltre alle violenze fisiche e sessuali, lo stesso dodicenne sarebbe stato sottoposto dall’amico sedicenne anche a pressioni psicologiche, che lo avrebbe costretto perfino a rubare e a mantenere il più stretto riserbo sui loro "giochi". Sul caso, comunque, sono tuttora in corso una serie di indagini che potrebbero far emergere anche il coinvolgimento di altri minori o la scoperta di altri macabri particolari. Sta di fatto che ieri mattina dal Tribunale dei minori di Napoli è arrivata un'ordinanza che riveste quasi il carattere di eccezionalità dal momento che raramente i giudici partenopei propendono per la custodia cautelare di un minore se non dinanzi a fatti gravi. In ogni caso, in attesa di ulteriori sviluppi, resta il dramma di due famiglie che si trovano a vivere un incubo che, mai come in questo caso, bisogna blindare con i canoni della privacy per difendere i due ragazzi coinvolti.
IL Mattino 8 marzo 2008

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