PEDOFILIA
(AGI) - Bergamo, 21 nov. - Ha molestato la nipote per otto anni, da quando era una bambina di dieci anni fino a quando ha raggiunto la maggiore eta'. E ora e' stato condannato solo perche' la ragazza ha avuto il coraggio di raccontare l'accaduto al fidanzato. Secondo il racconto della vittima, che vive in un paese dell'hinterland di Bergamo, lo zio l'avrebbe toccata e baciata nelle occasioni in cui la piccola veniva ospitata a casa dello zio (un professionista oggi 68enne). Per tutto questo tempo la ragazza si e' tenuta dentro tutto, fino a due anni fa, quando ha deciso di raccontarlo al proprio ragazzo. E' stato lui a riferirlo ai familiari, che hanno convinto la ragazza a rivolgersi alla magistratura. La ragazza ha poi confermato il proprio racconto al giudice e lo zio e' stato rinviato a giudizio per violenza sessuale. In udienza preliminare l'imputato ha scelto il rito abbreviato e ha sempre negato tutto. Ma il Gup Giovanni Petillo lo ha condannato a due anni e mezzo. (AGI)
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