Da Repubblica del 18/8/2001
Preferiscono lo Sri Lanka il caso Il Triste PARADISO delle donne pedofile si chiama Sri Lanka. Quest'isola di miseria e guerriglia ha l'inquietante record di "babygigolo". Negli ultimi venti anni il numero dei bambini maschi coinvolti nella prostituzione è passato da qualche centinaio a decina di migliaia. Ci sono bordelli alla periferia di Colombo dove ragazzini ancora impuberi si offrono alla migliore offerente. Per pochi spiccioli, 510 dollari, i ragazzini vendono a donne occidentali la loro verginità e il loro corpo. Una volta Sri Lanka era prediletta dagli omosessuali, adesso anche le donne sono clienti assidue del traffico locale di minorenni. La pedofilia al femminile è il nuovo allarme lanciato dalle organizzazioni per la difesa dei diritti dell'infanzia. Sempre più donne ricche girano il mondo alla ricerca di piaceri sessuali trasgressivi con ragazzi minori, a volte al di sotto dei dieci anni. «E' un fenomeno in forte crescita» conferma la organizzazione non governativa Terres des Hommes. Secondo gli psicologi che hanno iniziato a studiare questo comportamento deviato, il forte impulso nel ricercare rapporti sessuali con bambini piccoli è provocato da un duplice piacere: soddisfa al tempo stesso lo spirito materno e le esigenze sessuali femminili. Le nuove turiste sessuali a caccia di bambini vengono dall'Europa occidentale e dagli Stati Uniti. Sono ricche, di mezza età. Di solito viaggiano in coppia e portano con sé una macabra attrezzatura composta di ormoni e droghe. Avere un rapporto sessuale con un ragazzino preadolescente è tecnicamente più difficile che con una bambina tanto che le pedofile più esperte arrivano ad iniettare ormoni o droghe nei bambini più piccoli per provocarne l'erezione. Lo sfruttamento sessuale ai danni di bambini rischia di avere conseguenze ancora più a lungo termine di quello inflitto alle bambine. L'uso di droghe e sostanze chimiche può avere effetti fisici ancora sconosciuti. Oltre ai danni psicologici e fisici provocati dalla violenza sessuale, spesso irrecuperabili, il trattamento ormonale in età preadolescente causa una modificazione dello sviluppo che può arrivare a minacciare anche la vita del bambino (a.g.) La Repubblica - 18.8.01
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