giovedì 17 gennaio 2008

Web e pedofilia: MySpace sigla accordo con 49 Stati Usa per proteggere i minori dai predatori sessuali

Furti d’identità, pedofilia, cybercriminalità. Le reti sociali non sono un universo a sé, e come tutto il resto della rete, sono funestate da ogni sorta di pericolo non proprio virtuale.
Ed è per questo che MySpace, uno dei più visitati siti di social networking al mondo, ha siglato un accordo con 49 Stati americani e si è impegnato a intensificare il controllo sulla rete, al fine di evitare che i frequentatori più giovani e inesperti cadano nelle maglie dei criminali.

I membri di MySpace sono oltre 110 milioni, e la loro età media è inferiore a quella di altri siti come FaceBook (che di utenti ne conta circa 60 milioni): molti di loro hanno appena iniziato le superiori.

Oltre che a far conoscere musica nuova di band emergenti e di permettere ad adolescenti e non di interagire creando reti di amicizie virtuali interconnesse, ovviamente questi siti si sono trasformati in terreno di scorribanda per i cosiddetti ‘predatori sessuali’ a caccia di avventure. E cosa c’è di meglio di queste piazze virtuali per adescare bambini e adolescenti fingendosi loro coetanei?
I mezzi a disposizione per mettere in atto le proprie nefandezze via internet sono tanti: email, instant messaging, chat, ma i siti di social networking, dove i giovani mettono online pagine piene di informazioni e dettagli strettamente personali, sono una miniera di informazioni per chi intende molestare, senza contare che l’anonimato garantito dalla rete spinge a far uscire allo scoperto anche i ragazzini più timidi, quelli che fanno più fatica degli altri a stabilire relazioni sociali.
La sicurezza degli utenti più piccoli è sempre stata molto a cuore a MySpace, più di qualsiasi altro sito di interazione sociale. Lo scorso anno, ad esempio, la società ha ingaggiato in qualità di chief security officer Hemanshu Nigam, ex procuratore federale contro lo sfruttamento dell'infanzia su Internet e anche ex direttore alla sicurezza di Microsoft, per mettere in guardia gli utenti – soprattutto i più giovani - contro i pericoli di avance sessuali.
Cosciente però che bisogna fare di più per affrontare il problema, e sotto il fuoco incrociato delle critiche provenienti da molti genitori in ansia, MySpace ha iniziato il 2008 sotto il segno della tutela dei minori, adottando anche una serie di linee guida - relative agli strumenti di sicurezza, alle tecnologie di protezione, all’educazione e alla cooperazione - che si spera vengano adottate allo stesso modo da tutti gli altri siti di social networking.
L’accordo appena siglato con 49 Stati americani (tutti tranne il Texas) prevede altresì la creazione di una task force incaricata di identificare i mezzi più efficaci per contrastare pratiche odiose come l’adescamento sessuale nei confronti di minorenni. Il gruppo di lavoro include altri siti di social networking, ma anche associazioni per la protezione dei minori e player dell’industria informatica.

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