lunedì 21 gennaio 2008

VIOLENZA SESSUALE A SCICLI. INIZIATI GLI INTERROGATORI DEI SEI ARRESTATI.

TRE DI LORO SI AVVALGONO DELLA FACOLTA' DI NON RISPONDERE
Sono ripresi stamattina gli interrogatori delle persone accusate di aver compiuto violenza sessuale in danno della giovane minorata mentale di Scicli nello scorso mese di ottobre. Il giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, stamattina ha ascoltato Giovanni Borsa (assistito dall’avvocato Giuseppe Pitrolo), Antonio Magro (assistito dall’avvocato Teo Gentile) e Vincenzo Mirabella (assistito dall’avvocato Raffaele Gentile). I tre imputanti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere; i rispettivi legali aspetteranno di conoscere le carte, tutti gli addebiti che vengono mossi nei confronti dei loro assistiti, prima di rilasciare eventualmente dichiarazioni. Il magistrato dovrà sentire ancora Antonio Fidone e Giovanni Trovato, lo farà domani pomeriggio. Anche in questo caso, probabilmente, i due imputati si avvarranno della facoltà di non rispondere. Finiti gli interrogatori i tre di oggi sono tornati agli arresti domiciliari mentre i legali hanno avanzato richiesta di riesame del provvedimento. Ad aprire gli interrogatori era stato il principale indiziato Gugliemo Pallavicino, che avrebbe, secondo l'accusa, per primo "approfittato" dalla giovane, il quale è stato ascoltato sabato mattino. Pallavicino è il solo, tra i sei arrestati che non beneficia dei domiciliari. Assistito dall'avvocato Francesco Riccotti, il Pallavicino ha respinto in maniera categorica le accuse, rispondendo ai quesiti del Gip. L’imputato ha ritenuto inverosimili, illogiche e contraddittore le accuse che gli sono mosse, Ha ammesso di conoscere la vittima perché a Scicli la conoscono tutti e perché passava spesso davanti al proprio negozio. L'avvocato Riccotti ha chiesto al magistrato inquirente la concessione dei domiciliari per il sessantunenne, nonostante abbia già proposto istanza di scarcerazione al Tribunale per il Riesame di Catania.

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