domenica 20 gennaio 2008

RESPINGE LE ACCUSE UNO DEI SEI PENSIONATI ARRESTATI A SCICLI PER VIOLENZA SESSUALE

Il giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, ha avviato ieri mattina gli interrogatori riguardanti la violenza sessuale che avrebbe subito una ventiduenne sciclitana, minorata psichica. Davanti al magistrato è comparso il principale indiziato, Guglielmo Pallavicino, 61 anni, il fioraio che avrebbe, secondo l'accusa, per primo "approfittato" dalla giovane. In effetti è stato l'unico della giornata anche perché l'uomo è il solo che non beneficia, come gli altri cinque(per loro se ne parlerà lunedì), dei domiciliari. Assistito dall'avvocato Francesco Riccotti, il Pallavicino ha respinto in maniera categorica le accuse, rispondendo ai quesiti del Gip. Ha ritenuto inverosimili, illogiche e contraddittore le accuse che gli sono mosse, Ha ammesso di conoscere la vittima perché a Scicli la conoscono tutti e perché passava spesso davanti al proprio negozio. L'avvocato Riccotti ha chiesto al magistrato inquirente la concessione dei domiciliari per il sessantunenne, nonostante abbia già proposto istanza di scarcerazione al Tribunale per il Riesame di Catania. Il Gip deciderà tra lunedì e martedì, sicuramente dopo avere concluso tutti gli interrogatori e cioè quelli di Giovanni Borsa, Antonino Magro, Vincenzo Mirabella, Antonino Fidone, 78 anni e Giovanni Trovato, 83 anni. La famiglia della giovane è assistita dall'avvocato Rinaldo Occhipinti.
Fonte: radio trasmissioni Modica

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