sabato 8 dicembre 2007

Scandalo seminario Brescia: voci dalla rete


423. il prete, lo psicologo, l'avvocato.

da Bortocal @ 29. 11. 07 - 22:01:25
".....mentre il Giornale di Brescia, almeno nella edizione virtuale, riesce a non accorgersi della notizia, almeno da Bresciaoggi, il giornale al quale ho collaborato trent'anni fa, qualche informazione in più trapela sulla vicenda del vice-direttore del seminario di Brescia, arrestato per le accuse di violenza sessuale su un 14enne e di detenzione di materiale pedopornografico.
difeso dall'avvocato penalista più celebre di Brescia, il mio ex-compagno di banco del ginnasio, Ginetto, il sacerdote è stato messo agli arresti domiciliari, non si sa dove, dopo una notte trascorsa in carcere.
c'è un portavoce della Curia che segue la vicenda.
è giusto che ci sia?
che la Curia senta la vicenda come una SUA vicenda?
non lo so; comunque questo portavoce ha dicharato:
«Il caso si sgonfia, molte accuse sono evidentemente risultate non concrete".
molte?
quindi, alcune invece sì? quali?
è opportuno che la Curia bresciana si schieri su questa vicenda come se fosse lei stessa una parte in causa?
non è questo un problema, drammatico, ma semplicemente perosnale di un suo membro?
torniamo al veneziano "Interdetto" e al concetto totalitario secondo il quale ogni accusa fatta ad un singolo membro della chiesa è un'accusa fatta alla chiesa stessa?
* * *
intanto però apprendo alcuni particolari che dovrebbero portarmi a correggere alcune cose dette nel post dell'altro giorno:
l'accusa al prete di avere fatto sesso con un 14enne non esce da un 14enne turbato nella imminenza del fatto.
proviene da un ragazzo che oggi è 18enne e accusa, a distanza di anni, aiutato da uno psicologo.
la parola psicologo mi fa venire i brividi.tornando allo psicologo mi auguro che sia uno di quelli che aiuta a risolvere i sensi di colpa e non di quelli che cerca di scaricarli addosso a qualcuno.
i ricordi - lo si sa benissimo in psicologia - servono soprattutto al presente, che se li adatta come crede.
non è impossibile che un ragazzo che fa fatica a riconoscersi gay, trovi il suo equilibrio accusando qualcuno di avercelo fatto diventare: anche in buonafede, mica occorre mentire sapendo di mentire.
e poi Ginetto, l'avvocato del prete, è un tale moralista, ostinatamente reazionario, che non riesco a pensare che possa difendere un colpevole.
dopo anni di amicizia bellssima, abbiamo separato le nostre strade, non a caso, nel febbraio del 1968, per una radicale incompatibilità delle nostre visioni della vita, che ha travolto perfino una amicizia durata sette anni e sopravvissuta perfino all'esserci innamorati della stessa ragazza.
lui che disprezzava Giovanni XXIII, che chiamava "Giovanni il Papa", accusandolo di essere un comunista, e che oggi dovrebbe pur ricredersi, visto che il corpo di quel papa, imbalsamato e fatto come di cera, sta in un altare di San Pietro, per esservi venerato come quello di un santo........."

Note: l'avvocato che difende don Baresi è Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Brescia

Nessun commento:

Sitemeter