martedì 11 dicembre 2007

Pedofilia in rete:cinque anni a uno psicologo

Acquisì immagini pornografiche con bambini.Lui si giustifica: "Lo facevo per motivi di studio"
a. r.
Uno psicologo di 61 anni, Sergio Angileri, è stato condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione (tre sono cancellati dall´indulto), per detenzione continuata di materiale pedopornografico. Il pm aveva chiesto una condanna più lieve, a quattro anni e sei mesi. La sentenza, emessa a conclusione del rito abbreviato, prevede anche l´interdizione dalla professione di psicologo e da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine e grado. Il gup Marina Petruzzella ha ritenuto l´imputato socialmente pericoloso e gli ha imposto, una volta scontata la pena, la libertà vigilata. Lo psicoterapeuta, che ha uno studio in via Leonardo da Vinci, si era difeso motivando un interesse mosso da scopi unicamente professionali e sostenendo che la navigazione attraverso i siti "incriminati" era stata compiuta per motivi di studio. L´imputato era finito sotto indagine nel 2003 per l´acquisto ripetuto, in maniera definita «seriale, maniacale», di materiale pedopornografico su Internet sin dal 2000. Per centinaia di volte il professionista avrebbe adoperato la sua carta di credito per acquistare foto pornografiche con al centro atti sessuali su neonati, anche di pochi mesi, e su bambini. La frequentazione reiterata dei siti per pedofili sarebbe emersa dai riscontri fatti dalla polizia postale. Nella sua abitazione è stato sequestrato materiale informatico in abbondanza, e la perizia disposta dal giudice ha confermato l´acquisto e la navigazione in siti pedopornografici.Nonostante la difesa di Angileri, il pm ha definito preoccupante che il reato fosse commesso da uno psicologo, ovvero da un professionista che dovrebbe anche curare pazienti malati di pedofilia. Una condanna pesante, quella del giudice Petruzzella, perché è stato ritenuto che l´imputato abbia avuto continuamente - si parla di «migliaia di volte» - accesso a Internet.Di fronte alla perizia tecnica, condotta dall´esperto nominato dal giudice, Marcello La Bella, ritenuto un´autorità in materia, l´imputato ha inserito in sua difesa, tra gli atti del processo, un articolo pubblicato su una rivista nel 2005. Si tratta di un servizio in cui si afferma che, se tanta gente usufruisce di questo tipo di materiale, bisogna, piuttosto che scandalizzarsi, comprendere il fenomeno.È un reato introdotto di recente, quello dell´acquisizione di materiale pedopornografico, ma ritenuto ormai tra i più gravi, di rilevanza mondiale, e che coinvolge anche bambini ignari davanti al computer. Oltre all´acquisto, per il quale Angileri è finito sotto processo, i magistrati hanno scoperto una serie di foto, a sfondo erotico, scattate a una bambina. Lo psicologo si è difeso negando che le foto fossero pornografiche.
(11 dicembre 2007)
L'espresso Local

2 commenti:

freedom46 ha detto...

Molto utile andare a leggere la seguente pagina, ad integrazione della notizia:

http://www.psicoterapia-palermo.it/consulenza_psicologica/Angileri Sergio, la verità documentata.htm

Dylan ha detto...

Per Freedom 64
Scusa, potresti controllare il link che mi hai lasciato? Non riesco ad accedere, sei sicuro che sia giusto? Grazie

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