sabato 8 dicembre 2007

Luglio 2004/Scandalo pedofilia in seminario, choc in Austria"


2004 Austria - Sesso in seminario

Pubblicate le foto pedo-pornografiche che coinvolgono seminaristi ed insegnanti nel seminario diocesano di St. Poelten. Almeno 40mila le immagini sequestrate.
VIENNA - Si allarga il presunto scandalo di pedo-pornografia e contatti omosessuali tra direzione e seminaristi nel seminario diocesano di St. Poelten, in Bassa Austria, dopo che il settimanale di Vienna Profil pubblica oggi fotografie che sostengono le accuse avanzate all’inizio di luglio in un’intervista anonima trasmessa dalla televisione austriaca. Due le foto che incriminano la direzione del seminario: una mostra il rettore, Ulrich Kuechl - dimessosi dal suo incarico già il 5 luglio, in reazione alle accuse - e l’altra il vice-rettore, Wolfgang Rothe, in atteggiamenti inequivocabili ciascuno con un seminarista. Secondo Profil, anche Rothe (che è anche consulente del vescovo ultra- conservatore di St. Poelten, Kurt Krenn) si sarebbe già dimesso. Il settimanale scrive anche che nel frattempo la procura di St. Poelten avrebbe trovato «nelle stanze dei seminaristi almeno 40mila fotografie e alcuni filmati» con scene di sesso «in parte perverse che mostrano anche giovani preti di St. Poelten con superiori». «Si fotografavano vicendevolmente, perché anche in questa maniera si eccitavano», ha detto un inquirente a Profil. Già una decina di giorni fa la procura di St. Poelten aveva confermato che su un computer del seminario erano state trovate undicimila foto scaricate da internet, tra cui anche immagini pedo-pornografiche. «Un largo fronte di personalità ecclesiastiche della diocesi di St. Poelten trovano insopportabile il doppio gioco e si sono decisi a un’azione concordata per portare alla luce la verità, dopo che per anni i loro tentativi dietro le quinte non hanno avuto successo», scrive Profil. Il settimanale scrive anche che il vescovo Krenn sapeva già da molto tempo cosa stava succedendo nel seminario e sei mesi fa ne era anche stato informato per iscritto. Krenn avrebbe però cercato di trascurare la vicenda e cercato di influenzare le indagini. «Nel contesto delle notizie sul seminario di St. Poelten c’è un’urgente bisogno di azione da parte della Chiesa», ha fatto sapere la conferenza episcopale austriaca in una prima reazione, aggiungendo che «è fuori questione che tutto ciò che ha a che vedere con omosessualità praticata o con pornografia, non può avere posto in un seminario». 12/7/2004

Dal Corriere della Sera luglio 2004

Scandalo pedofilia in seminario, choc in Austria

"In apparenza è un seminario. Anzi, il più tradizionalista e ultraconservatore dei seminari cattolici in Austria, luogo di religiosa purezza, preghiera e pio magistero alla cura delle anime, dove volentieri l'anziano arcivescovo Kurt Krenn predicava, bollando con parole di fuoco i rei contro natura.In realtà, quello della diocesi di Sankt Pölten, ottanta chilometri a Ovest di Vienna, è stato in questi anni un antro di orchi pedofili, teatro di perversioni peccaminose, una Sodoma asburgica dove preposti e seminaristi indulgevano spesso e volentieri in orge omosessuali, giochi erotici e notti scandite da alcol e sesso, al posto delle orazioni. Qualcuno parla anche di parodie naziste e cerimonie ufficialmente esecrate dal Vaticano, come la celebrazione di un finto matrimonio gay, fra due aspiranti preti, officiato dal direttore, inutile precisare tutti in costume adamitico.C' è ancora del marcio nella Chiesa austriaca. A sei anni dallo scandalo del cardinale Hans Hermann Groer, l' ex primate, morto nel 2003, che era stato riconosciuto colpevole di aver sessualmente abusato di giovani religiosi, una nuova, devastante scoperta scuote le fondamenta del cattolicesimo viennese. Non più sospetti o bugie di «querulanti ubriachi», come aveva fin qui sostenuto monsignor Krenn, capo della diocesi incriminata, quando il tema era più volte venuto a galla in passato. Ma un' incredibile documentazione fotografica, scoperta un anno fa nei computer della biblioteca del seminario e ora al vaglio delle autorità di polizia, in attesa della formale apertura di un' inchiesta criminale da parte della magistratura. Almeno 40 mila istantanee e una quantità imprecisata di filmati pornografici, che illustrano con precisione e ricchezza di dettagli gli esercizi, non esattamente spirituali, di Sankt Pölten. Alcune di queste comprenderebbero atti sessuali dei preposti con minorenni. A svelare lo scandalo, il settimanale Profil, che nell' edizione in edicola ieri ha pubblicato alcune delle foto, dove i religiosi e i loro allievi vengono immortalati mentre si baciano appassionatamente sulla bocca. Secondo il periodico, l' inchiesta è partita, dopo che diverse immagini e film girati a Sankt Pölten erano apparsi su un sito a luci rosse polacco.Il direttore del seminario, Ulrich Küchl e il suo vice, Wolfgang Rothe, si sono dimessi, pur protestando la loro innocenza. Su di loro pende l' accusa di pedofilia. La diocesi si è schierata a quadrato in loro difesa. Monsignor Krenn, soprattutto, ha definito gli addebiti infondati, liquidando addirittura le foto, che ha ammesso di aver visto, come «ragazzate». Fortunatamente, i vertici della Chiesa viennese sono di ben altro parere. «Tutto ciò che ha a che fare con la pratica dell' omosessualità, non può trovare spazio in un seminario per preti», recita un comunicato della Conferenza episcopale austriaca, che ha anche annunciato l' avvio di una indagine interna, al termine della quale non è difficile prevedere le dimissioni di Krenn, 68 anni, da vescovo di Sankt Pölten. E in questo senso si sono già levate diverse voci dall' interno del mondo cattolico: «Krenn è il vero responsabile e deve rispondere di tutto questo davanti alla Chiesa e a Dio». ha detto Martin Walchhofer, il prelato che supervisiona tutti i seminari austriaci. Anche la politica è intervenuta. «Collezionare materiale pornografico, che coinvolge bambini, non può essere liquidato come una ragazzata», ha dichiarato Thomas Huber, leader dei Verdi. Un portavoce dell' opposizione socialdemocratica, Hannes Jarolim, ha chiesto al ministero dell' Interno di indagare per favoreggiamento nei confronti dello stesso arcivescovo e aprire una procedura formale. Secondo Profil, una foto documenterebbe la celebrazione del matrimonio gay da parte del reverendo Küchl. Il resto del materiale, con le parole del procuratore Walter Nemec, «mostra i seminaristi in situazione perverse con i loro superiori». Un seminarista di Sankt Pölten, citato dal settimanale, afferma che «tutti sapevano cosa succedesse da noi, non era possibile ignorarlo, ma nella Chiesa domina un silenzio di piombo, quando si tratta di temi tabù, semplicemente non sappiamo in che modo affrontare correttamente il problema». Quelli che avevano provato a parlarne direttamente con i due superiori o con Krenn, sono stati subito identificati da loro come nemici e isolati. Anche la polizia, afferma Profil, avrebbe trovato all' inizio grosse difficoltà a rompere il muro dell' omertà di Sankt Pölten, dopo la scoperta del materiale e le prime denunce inviate via email da alcuni seminaristi."V. Paolo - Corriere della Sera

Alcune delle fotografie incriminate potete trovarle sul sito: http://laici.forumcommunity.net/?t=8065694

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