giovedì 20 dicembre 2007

Pedofilia: Processo a Don Mauro Stefanoni

Fonte: "Vivere e morire a Como"
Sborra Boy
14/12/2007
Posted in Kiesa di: Sir Percy Blakeney

Non scandalizzatevi via, e’ il nickname usato da Don Mauro Stefanoni nelle chatroom e se lo usa un prete… gia’ di Laglio ora operativo Colico.. voglio dire non sara’ mica una brutta parola.
Volevo,pero’, con questo post fare un’analisi serena del dibattimento occorso nei giorni scorsi. Per prima cosa e’ palese che la richiesta del processo a porte aperte, fatta dalla parte civile, ha dato i suoi frutti: tutti i giornali, perfino i due più vicini alla curia, e TV Espansione hanno finalmente dato notizie di prima mano e sostanzialmente esatte.
Non solo: hanno evidenziato per prima cosa il fatto che l’ imputazione di detenzione di immagini pedopornografiche è totalmente indipendente dalla accusa più grave di violenza sul minore. In tal modo hanno dato ben poco spazio all’imputato di gridare all’assoluzione.
Proscioglimento che peraltro è dovuto al fatto che è stata rinvenuta una sola fotografia riproducente un’apparente bambina in atti pornografici con un uomo per cui non si è potuta raggiungere la prova dell’elemento soggettivo del reato contestato ossia della volontà di detenere tale immondo materiale.Vorrei sottolineare inoltre che:
1)il perito ha confermato la navigazione internet su siti pornografici quasi tutti omosessuali maschili su ben quattro computer in casa parrocchiale e di proprietà di Stefanoni, e che il Collegio ha acquisito le riproduzioni agli atti del processo. Inoltre è stato confermato l’utilizzo di chat su siti porno omosessuali maschili con nike name a tema e molto chiari come detto dal perito in aula : " sborra boy","cazzone", " caxone"ed altre amenità del genere.
2) E’ stato poi confermato dallo stesso imputato al Collegio che la Curia lo ha avvisato delle indagini in corso e che è stata fatta riserva da parte dei giudici di indagare per il reato di favoreggiamento.
La testimonianza del prete polacco ha poi confermato le dichiarazioni avute dal ragazzo ed ha saputo con autorevolezza rendere la propria importantissima testimonianza nonostante i tentativi, tutti falliti, della difesa di farlo confondere.
Concludendo ora il processo continua e sta procedendo sembrerebbe nel verso giusto visto anche anche le testimonianze precise e calzanti dei testi di Pontetresa….e per averne conferma dobbiamo partecipare numerosial processo: prossime udienze 7 e 9 gennaio

Continuano le udienze a porte aperte (perche’ volute dalla parte civile cioe’ la vittima) del processo di Don Mauro Stefanoni il quale spero non vada avanti in base ai dettami locali…
Infatti in seguito alle dichiarazione del Perito informatico della Procura, Luca Ganzetti, che ha confermato cosa ha trovato sui 4 computer sequestrati a don Mauro: almeno un centinaio di collegamenti a siti internet con contenuti in prevalenza omosessuali, ma solo una "presunta" foto pedopornografica sui pc del religioso (da capirsi il termine presunta), dietro insistenza della difesa Avv. Bomparola (difensore di professione di preti pedofili) e dopo oltre un’ora di camera di consiglio, hanno assolto il prete per non avere detenuto e divulgato questo tipo di materiale. Quindi andava nei siti per omosessuali ma non per pedofili e la foto era una foto presunta…
Per quanto riguarda l’accusa principale quella piu’ ripugnante e grave cioe’ abuso di minore (non in maniera virtuale ma reale)il processo va avanti. Oggi e’ stata importante la testimonianza di un Padre Polacco don Arcadiusz che ha dichiarato: "Mi ha rivelato di avere avuto dei rapporti sessuali con don Mauro Stefanoni nella casa parrocchiale di Laglio. Quanti ? Un paio almeno…”.
Il Padre Ha spiegato, passo per passo, come è entrato in confidenza con il ragazzino. Prima un contatto telefonico, poi un incontro faccia a faccia. Quindi l’invito di andare a parlare con l’assistente sociale e con la polizia. sempre il prete polacco ha infine dichiarato ”Lui aveva paura solo che i genitori sapessero queste cose. Ma poi ha deciso di denunciarlo lo stesso…”.
In attesa di una decisione del Vescovo visto le oramai chiare tendenze omosessuali del prelato, appettiti per altro condannati dal Papa e dal suo "segretario" Boy George… vedremo come finira’ sto processo in salsa lariana se come quelli a Salmoiraghi oppure per una volta si fara’ giustizia

Laglio altra udienza per il (DON) Stefanoni.
Continuano le udienze a porte aperte (perche’ volute dalla parte civile cioe’ la vittima) del processo di Don Mauro Stefanoni il quale spero non vada avanti in base ai dettami locali…
Infatti in seguito alle dichiarazione del Perito informatico della Procura, Luca Ganzetti, che ha confermato cosa ha trovato sui 4 computer sequestrati a don Mauro: almeno un centinaio di collegamenti a siti internet con contenuti in prevalenza omosessuali, ma solo una "presunta" foto pedopornografica sui pc del religioso (da capirsi il termine presunta), dietro insistenza della difesa Avv. Bomparola (difensore di professione di preti pedofili) e dopo oltre un’ora di camera di consiglio, hanno assolto il prete per non avere detenuto e divulgato questo tipo di materiale. Quindi andava nei siti per omosessuali ma non per pedofili e la foto era una foto presunta…
Per quanto riguarda l’accusa principale quella piu’ ripugnante e grave cioe’ abuso di minore (non in maniera virtuale ma reale)il processo va avanti. Oggi e’ stata importante la testimonianza di un Padre Polacco don Arcadiusz che ha dichiarato: "Mi ha rivelato di avere avuto dei rapporti sessuali con don Mauro Stefanoni nella casa parrocchiale di Laglio. Quanti ? Un paio almeno…”.
Il Padre Ha spiegato, passo per passo, come è entrato in confidenza con il ragazzino. Prima un contatto telefonico, poi un incontro faccia a faccia. Quindi l’invito di andare a parlare con l’assistente sociale e con la polizia. sempre il prete polacco ha infine dichiarato ”Lui aveva paura solo che i genitori sapessero queste cose. Ma poi ha deciso di denunciarlo lo stesso…”.
In attesa di una decisione del Vescovo visto le oramai chiare tendenze omosessuali del prelato, appettiti per altro condannati dal Papa e dal suo "segretario" Boy George… vedremo come finira’ sto processo in salsa lariana se come quelli a Salmoiraghi oppure per una volta si fara’ giustizia.

Processo Stefanoni… facciamo il punto

8/02/2007
Posted in Kiesa, Kronake da Narnia
di: Sir Percy Blakeney

Aspettando la prossima udienza ricapitoliamo le puntate precedenti sugli accadimenti avvenuti, anche perchè ritengo giusto ricostruire con i pochi strumenti che ho i fatti ed onestamente sono stanco di leggere le continue e velate minacce dell’amico anonimo, che a tal fine utilizza questo Blog.
CHI E’ STATO INTERROGATO:Per prima cosa sono stati sentiti in due udienze solo quattro testi sugli otto citati e l’ultima udienza è stata occupata dalla sola audizione della parte civile madre del ragazzo parte offesa.
LA DIFESA E LA TECNICA DELL’ARRAMPICARSI SUGLI SPECCHI:Mentre infatti il PM ed i difensori della parte civile hanno impiegato insieme al massimo tre quarti d’ora per gli interrogatori dei testi, e ciò perchè gli stessi sono stati assolutamente chiari ed hanno sostanzialmente confermato i fatti a loro conoscenza, i difensori dell’imputato hanno tenuto i testi ( soprattutto due e cioè i più rilevanti ) sotto pressione con domande ripetitive, contestazioni su dichiarazioni che gli stessi mai avevano fatto.
IL RISULTATO: alle domande insinuanti ed equivoche i difensori della Parte civile oltre che i due Pm più volte hanno fatto opposizione regolarmente accolta dal Collegio, poichè le stesse avevano solo il solo fine di cercare di far cadere i testi in contraddizione .
In effetti sono riusciti ad avere solo pesanti interventi contro le loro modalità di interrogatorio dal Presidente.
LA DIFESA & DIFENSORI DI PARTE CIVILE: Ritengo sia superfluo evidenziare che l’Avvocato della difesa di parte civile non si sia mai permessa,di "istruire i testi a rispondere non ricordo", anche perchè la stessa è un illustre e conosciuta professionista cui è noto che il modus professandi, inoltre ormai dovrebbe essere evidente che la difesa del prete ha pochi appigli rispetto ai riscontri oggettivi esistenti in questo delicato processo.
LE DIFFICOLTA’:Non ci sono dubbi circa le difficoltà ed il duro lavoro che hanno dovuto svolgere sia i PM che la parte civile non avendo potuto sorprendere in flagranza il prelato che era stato previamente avvisato dalla Curia.
LA VERITA’: Visto che credo nella Giustizia confido nel fatto che sia interesse di tutta la comunità i raggiungere la verità anche se questa sarà solo una verità processuale, quella vera è certamente nel cuore dei protagonisti di questa amara e scandalosa vicenda ( lo scandalo è il comportamento della Curia, vedasi i richiami al silenzio, lo spostamento a Colico giusto giusto per il Grest ).
CONCLUDO :Faccio infine una precisazione, doverosa, la ricostruzione dei fatti in questo post è avvenuta attraverso un’attenta analisi della cronaca dei giornali, il che mi è costato tempo e fatica ma l’ho ritenuto giusto in particolare per fare chiarezza, e per far capire come si sta svolgendo il processo.
Ed infine quindi una domanda a chi cerca continuamente di insultare il ragazzo e la sua famiglia,inventandosi teorie complottistiche verso Don Mauro Stefanoni, colui che tanto sa o spaccia di sapere… come è ha conoscenza dello svolgersi del processo se lo stesso è a porte chiuse e se la logica non mi inganna solo uno presente fisicamente alle udienze può scrivere (anche se scorrettamente) su quanto avviene dentro l’aula… e quindi,concludo, chi sarà mai il nostro amico?

25/11/2006

Fonte http://www.vivereacomo.com/2007/12/14/sborra-boy/

1 commento:

steve ha detto...

Violenza sessuale su 12enne. Arrestato prete insegnante di religione

http://www.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20071221&ediz=CASERTA&npag=37&file=RERE.xml&type=STANDARD

21/12/2007

Sorpreso in auto dai carabinieri con un alunno. Erano andati a comprare i colori per il presepe
Violenza su un bimbo, prete in cella

Casal di Principe: oggi l’interrogatorio del viceparroco del SS. Salvatore

Il viceparroco della chiesa del Santissimo Salvatore, a Casal di Principe, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su un bambino di 12 anni. Don Marco Cerullo, 32 anni, insegnante di religione a Villa Literno, è stato sorpreso dai carabinieri mentre si trovava in auto con il bimbo in una zona appartata del paese. A insospettire la pattuglia era stato il volto terreo e gli occhi chiusi del bambino, seduto accanto al posto di guida apparentemente vuoto. Sembrava che il piccolo stesse svenendo, che stesse malissimo. È per questo che la pattuglia dei carabinieri si sono avvicinati e hanno visto che sul sedile anteriore c’era un uomo, disteso.

http://www.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20071221&ediz=CASERTA&npag=42&file=POI.xml&type=STANDARD

21/12/2007
Chiudi

Sacerdote arrestato per violenza sessuale



MARILÙ MUSTO Casal di Principe. A insospettirli è stato il volto terreo e gli occhi chiusi del bambino, seduto accanto al posto di guida apparentemente vuoto. Sembrava che il piccolo stesse svenendo, che stesse malissimo. E che nell’auto, un’Alfa 147 nera accostata al ciglio di una strada di campagna, alla periferia di Casal di Principe e Grazzanise, ci fosse solo lui. È per questo che la pattuglia dei carabinieri si è avvicinata alla vettura e ha visto che sul sedile anteriore c’era un uomo, disteso. Che ha bruscamente messo in moto, cercando di scappare, mettendo fine alla corsa dopo una paio di chilometri, schiantandosi contro una bocchetta dell’acqua. Lui, l’uomo, è un prete, vicario della parrocchia del Santissimo Salvatore a Casal di Principe. La prima telefonata che annunciava il fermo è arrivata alla segreteria della scuola elementare di Villa Literno, dove don Marco Cerullo insegna religione: «Non si sono fatti male, ma dobbiamo trattenere il bambino in caserma per alcuni accertamenti», hanno detto i militari al vicepreside. «Il prete, invece, sta per essere ascoltato», hanno aggiunto. Poco dopo, don Marco è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un minore e il ragazzino è stato consegnato alla zia, tutrice del bambino. Un’accusa pesante, quella contestata al giovane sacerdote. Don Marco ha solo trentadue anni e una carriera davanti a sé che poteva essere splendida. Poteva, appunto. La sua posizione, ora, è molto delicata. Gli è stato contestato un reato tra i più infamanti, ma molte dinamiche restano ancora da chiarire. Su questo stanno indagando le forze dell’ordine che mantengono il più stretto riserbo sulla vicenda e non lasciano trapelare informazioni. Il lavoro dei carabinieri è tutto racchiuso in fascicoli di interrogatori e verbali di presunti testimoni, verbali che saranno vagliati oggi dal gip Raffaele Piccirillo che dovrà convalidare l’arresto. Difficile dire cosa sia successo realmente. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, martedì mattina Don Marco era uscito con alcuni alunni della scuola elementare. Servivano strumenti e colori per il progetto «Natale» organizzato dall’istituto comprensivo liternese. Il gruppo, formato da docente e alunni al seguito, si è diretto alla scuola media, ma mancava qualcosa: la vernice per dipingere i lavori natalizi. Il sacerdote e l’alunno, di 12 anni, sono usciti a comprare i colori. Poi l’inseguimento, l’arresto e l’ammissione del sacerdote, che non ha potuto negare quanto i carabinieri avevano visto con i propri occhi. Un caso che è come un macigno che piomba sulla diocesi di Aversa. In chiesa, a Casal Di Principe, dove don Marco celebra messa quasi ogni giorno, la notizia dell’arresto è filtrata subito, ma è per molte ore è stata solo un chiacchiericcio di fedeli. Ieri sera la conferma. Nessuna macchia, fino a ora, aveva infangato il buon nome «del prete giovane e cordiale», come lo definiscono i colleghi a scuola, perché da ragazzino aveva coltivato una sana e fedele vocazione. Impegnato da anni nell’Azione Cattolica di Villa Literno, suo paese natale, l’aspirante sacerdote era entrato nel seminario vescovile di Aversa come semplice studente del ginnasio e poi del liceo classico. Poi, il corso di teologia nell’istituto ecclesiastico normanno, il diaconato e i voti. È diventato anche insegnante di religione e nessuno ha mai dubitato di lui. Fino a ieri.


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Notizia riportata anche dal Corriere di Caserta a pag. 15:

http://www.corrieredicaserta.net/pdf/07/12/21/ce_15_efasCOtO718ulm7l.pdf

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