mercoledì 18 giugno 2008

Il pedofilo di Tradate aveva un altro garage degli orrori

Si tratta di uno dei peggiori casi scoperti in provincia di Varese negli ultimi anniAssume contorni sempre più inquietanti la vicenda del pedofilo arrestato a

TRADATE Non una sola stanza degli orrori, ma due: oltre a quella nella casa della nonna, in un Comune del tradatese, la squadra mobile di Varese ha scoperto un altro garage all’interno del quale il trentenne arrestato la scorsa settimana per violenza sessuale su minori (anche di anni 10), e produzione, detenzione e messa in circolazione di materiale pedopornografico.
Si aggrava insomma la posizione dell’operaio, accusato di avere abusato per anni (per lo meno dal 2000 ai giorni nostri), di bambini e ragazzini, riprendendo le scene raccapriccianti degli abusi e mettendole poi su internet per scambiarle con altri utenti, come lui pedofili.
Tra i tanti casi emersi nel corso degli ultimi anni nel Varesotto, quello scoperto alla squadra mobile di Varese è uno dei peggiori: perché le violenze sono tutte tristemente documentate dallo stesso violentatore, che aveva collezionato centinaia di riprese filmate che aveva poi riunito su tre dvd di produzione propria. Senza contare i 150 file dello stesso contenuto, scaricati sa internet.
Di fronte a queste contestazioni, inconfutabili, l’operaio ha cominciato a fare le prime ammissioni: dapprima, relative alle violenze su un bambino, poi anche sugli altri due scoperti e interrogati dalla squadra mobile di Varese.
Lo stesso atteggiamento che ha tenuto di fronte al giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Fazio: ma le sue ammissioni non sono andate oltre alle contestazioni che gli sono state mosse. Di fronte all’evidenza, insomma, non poteva negare, anche perché quei documenti terrificanti sono stati da lui stessi fabbricati.
La Provincia di Varese 17 giugno 2008

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