giovedì 12 giugno 2008

Canada,violenze sui nativi:il governo ammette abusi su 150.00 bambini


L'intervento del primo ministro Stephen Harper durante il 'Discorso dal Trono'
Il governo ha ammesso che abusi fisici e sessuali erano stati compiuti in 132 scuole su oltre 150mila bambini
Previsto risarcimento di due miliardi di dollari
Il Canada chiede scusa ai nativi “Risarciremo abusi e violenze”
I bimbi indigeni venivano strappati alle famiglie e costretti all’integrazione

WASHINGTON - Passo storico del Canada. Per la prima volta nella storia del Paese degli aceri, il governo ha chiesto ufficialmente scusa agli indiani nativi delle cosiddette Prime Nazioni (Inuit, Meticci) per gli abusi compiuti su centinaia di migliaia di loro, e per le violenze di cui sono stati vittima almeno 150 mila bambini indigeni. Il primo ministro Stephen Harper nell'ambito del suo 'Discorso dal Trono', che si tiene in Canada ogni anno per la chiusura dell'anno parlamentare, ha presentato alle comunità indiane native le scuse di Stato per una vicenda dai contorni inquietanti.

L'OLOCAUSTO CANADESE - Una decina di anni fa il governo ammise che abusi fisici e sessuali erano stati compiuti in 132 scuole del Canada su oltre 150mila bambini delle Prime Nazioni, strappati alle famiglie e rinchiusi nelle cosiddette «scuole residenziali». Violenze subite dai nativi canadesi a partire dall'inizio del XIX secolo, quando vennero rinchiusi centinaia di migliaia di indigeni, per lo più bambini rapiti alle loro famiglie. Nelle scuole furono costretti a parlare solo inglese, a dimenticare la propria cultura e a rinunciare alla loro religione per professare la religione cattolica. E avrebbero subito violenze fisiche e sessuali, elettroshock, sterilizzazioni. Molti sono morti per tali trattamenti. Le scuole residenziali sono state chiuse a partire dal 1969, ma l'ultima solo una decina di anni fa, nel 1996. Alcuni studiosi parlano di un vero e proprio «olocausto canadese» nascosto dalla storia e per anni negato. Fino a quando, dopo aver avviato un'inchiesta, il governo ha cominciato ad ammettere le proprie responsabilità, fino a decidere a settembre di stanziare quasi due miliardi di dollari come compenso per gli aborigeni.

IL REVERENDO ANNETT - Da allora ad oggi sono stati risarciti oltre 64mila nativi, ma hanno chiesto il compenso più di 92mila. Le scuse di Stato fanno seguito all'istituzione di una Commissione per la Verità e la Riconciliazione, insediatasi il 1° giugno, che ha il compito di esaminare tutti i singoli casi. Tra le figure più attive nel denunciare l'olocausto canadese il reverendo Kevin Annett, 64 anni, autore del documentario «Nascosto dalla Storia», dove denuncia altro che oltre il 95% dei 2 milioni di indiani nativi che vivevano sulla West Coast canadese sono stati uccisi, mentre ne sono morti altri 10 milioni per le condizioni di vita estreme a cui erano stati costretti. Oggi i nativi rimasti, secondo Annett, sono solo 20 mila.

11 giugno 2008

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