(ANSA) - PALERMO, 30 APR - Il giro di abusi sessuali di cui
sono state vittime tre fratellini minorenni ha avuto come
scenario il popolare mercato di Ballaro', dove dieci anni fa la
polizia scopri' che con poche migliaia di vecchie lire, i
bambini erano costretti a fare i protagonisti di video a ''luci
rosse''.
Adesso, nella stessa zona, si scopre che una mamma avrebbe
messo a disposizione i propri figli per ''giochi sessuali'' da
fare con un'altra coppia e un diciassettenne. La donna, i
coniugi e il minorenne sono stati arrestati.
''Tutto e' piu' difficile quando il responsabile degli abusi
e' inserito nello stesso contesto familiare della vittima'',
spiega il sostituto procuratore Alessia Sinatra, che da anni si
occupa di violenze sui minorenni.
Dieci anni fa i bambini venivano ''abusati'' nel retrobottega
di una tabaccheria del centro storico della citta'. Allora
l'indagine scatto' in seguito alle testimonianze raccolte presso
alcuni operatori sociali del quartiere che avevano notato
manifestazioni di disagio di una cinquantina di minorenni del
rione. Prelevati all'alba dalle loro abitazioni i bambini, tutti
di eta' compresa tra gli 8 e i 14 anni, confermarono agli agenti
e agli psicologi di essere stati costretti a compiere
''prestazioni proibite'' davanti alle telecamere da parte di
sfruttatori senza scrupoli tra i quali comparivano anche alcuni
parenti delle piccole vittime. Gli investigatori ipotizzarono l'
esistenza a Palermo di un serbatoio di ''carne umana'' destinato
ad un mercato nazionale di materiale pedopornografico.
L' indagine, coordinata allora da un altro magistrato donna,
il pm Marzia Sabella, sfocio' nel rinvio a giudizio di 11
persone e successivamente in pesanti sentenze di condanna,
nonostante il clima di intimidazione che accompagno il processo.
Numerosi minorenni, infatti, ritrattarono in aula le accuse,
probabilmente in seguito alle pressioni nei loro confronti e sui
familiari.(ANSA).
30 aprile 2008
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