giovedì 29 maggio 2008

Pedofilia: adescava le bambine dello scuolabus

PEDOFILIA NEL MIRINO

Mario Bertoldi
Cinquantenne patteggia: tre anni per violenza e molestie al cellulare
Lo scorso anno l’uomo era stato arrestato
Per un caso è stato accusato anche di sequestro di persona

BOLZANO. Tesido, in val Pusteria, è un paese di mille anime ma Walter Peter Totmoser di 53 anni è riuscito a colpire indisturbato per sette anni prima di finire in manette e poi davanti ad un magistrato. E’ una storia quasi incredibile quella che è stata ricostruitra ieri davanti al giudice dell’udienza preliminare Carla Scheidle. L’imputato, accusato di atti di pedofilia (che in un caso sono sfociati anche in sequestro di persona) ha patteggiato 3 anni e 3 mesi.Nonostante in paese si mormorasse da tempo delle inclinazioni maniacali dell’imputato, c’è voluto del tempo perchè la magistratura decidesse di intervenire. Fu l’episodio più grave ad incastrare Walter Peter Totmoser che pare avesse l’abitudine di scegliere le proprie vittime alla fermata dello scolabus di Tesido. L’obbiettivo era sempre uno solo: addocchiare e riuscire ad instaurare un contatto con alcune delle bambine o ragazzine che rientravano a casa dopo una mattinata trascorsa a scuola. In un caso l’imputato non sarebbe riuscito a controllare i propri bassi istinti al punto da arrivare a costringere una dodicenne a seguirlo sotto la minaccia di un coltello. La bambina, notevolmente impaurita, accettò e una volta nella sua abitazione venne denudata e costretta a subire palpeggiamenti e a toccare l’uomo nelle parti intime.Per tentare di convincere la piccola a non raccontare a nessuno quanto accaduto, il pedofilo decise in primo luogo di minacciare la piccola di pesanti ritorsioni, regalandole poi un «memory stick» (cioè una cosiddetta chiavetta salva memoria) per computer. Fu la madre della piccola a trovare la chiavetta facendo il bucato. Dato che la bambina non aveva mai posseduto un computer la madre chiese spiegazioni alla figlioletta la quale scoppiò in lacrime raccontado cosa le fosse accaduto. La denuncia dettagliata sporta ai carabinieri fece finalmente emergere il caso e fu così che altri episodi (in un primo tempo sottovalutati in paese) vennero a galla. L’uomo venne arrestato su ordine di custodia cautelare. Ieri Walter Peter Totmoser ha chiesto e ottenuto di chiudere la vicenda direttamente in sede preliminare con un patteggiamento a tre anni e tre mesi di reclusione. La condanna è stata limitata, sotto il profilo della quantificazione, per effetto degli sconti previsti dal codice per il rito scelto. Il conto finale presentato dalla giustizia è risultato decisamente soft nonostante l’uomo sia stato chiamato a rispondere di due episodi di violenza sessuale (in un caso con sequestro di persona) e altri sei episodi di molestie. E’ emerso infatti che l’uomo riusciva spesso ad ottenere dalle ragazzine il numero di telefono cellulare con cui poi iniziare una martellante azione di pressione psicologica a contenuto osceno. (29 maggio 2008)

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