Maggio 14, 2008
I carabinieri hanno arrestato tre minorenni per l’omicidio di Lorena Cultraro, di 14 anni, trovata morta ieri a Niscemi. Il provvedimento di fermo è stato disposto dai magistrati della procura dei minorenni di Catania e riguarda tre ragazzi del paese di 15, 16 e 17 anni.I tre minorenni sono stati interrogati per tutta la sera dai carabinieri e dai magistrati della procura del tribunale dei minorenni. Gli inquirenti hanno trovato diversi indizi che proverebbero la loro colpevolezza. I carabinieri del Ris, che hanno effettuato rilievi nel casolare in cui Lorena è stata uccisa, hanno individuato diverse impronte dei tre indagati. Per i ragazzi arrestati l’accusa è di omicidio plurimo aggravato in concorso. Per gli inquirenti, gli indagati avrebbero premeditato e organizzato l’omicidio di Lorena avvenuto il 30 aprile scorso, il giorno in cui la ragazza è scomparsa e i genitori ne hanno denunciato l’allontanamento da casa.
MINORENNI ARRESTATI RICOSTRUISCONO DELITTO
E’ stato un omicidio premeditato, organizzato in fretta e furia dai tre minorenni arrestati stamani perché volevano far tacere la quattordicenne Lorena Cultraro. Volevano evitare che dicesse in giro che uno di loro l’aveva messa incinta. E’ quanto emerge dalla ricostruzione che hanno fatto ai magistrati i tre minorenni arrestati. I ragazzi avrebbero ammesso il coinvolgimento nel delitto. Il movente sarebbe legato al fatto che Lorena, come anticipato oggi dal Corriere della Sera, aspettava un bimbo e indicava in uno dei tre ragazzi arrestati il padre. Sarebbe stata questa la motivazione che ha fatto scattare il piano omicida messo a punto nel pomeriggio del 30 aprile scorso.
I tre minorenni arrestati raccontano ai magistrati di aver dato appuntamento a Lorena Cultraro nel pomeriggio del 30 aprile, il giorno in cui é scomparsa. La ragazza li aveva informati che poteva essere incinta, che “aveva un ritardo”, e che il padre era uno di loro e per questo motivo doveva prendersi le proprie responsabilità. Ma i tre ragazzi non ne volevano sentire. A questo punto gli indagati hanno dato appuntamento a Lorena, come spesso era avvenuto in passato. L’hanno presa a bordo di un motorino e si sono allontanati verso la periferia del paese, in aperta campagna, fino ad arrivare ad un casolare abbandonato. Quello è un posto conosciuto molto bene da uno degli indagati, perché il nonno possiede un appezzamento di terreno proprio accanto al casolare in cui Lorena è stata assassinata. La quattordicenne è stata fatta spogliare e insieme ai tre ragazzi ha iniziato a giocare. Poi uno di loro le ha stretto una corda attorno al collo, mentre gli altri due la tenevano ferma. E così è stata uccisa. Il corpo è stato trascinato per circa cinquanta metri fino ad una vasca d’irrigazione. I ragazzi hanno quindi legato un grosso masso al corpo di Lorena e l’hanno buttata in fondo alla cisterna. Prima di lasciare il posto, i tre minorenni hanno bruciato i vestiti della vittima e poi sono tornati a casa. (Ansa)
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