I giudici della prima sezione del Tribunale di Lecce hanno condannato i componenti della cosiddetta “banda degli orchi” e, dopo una camera di consiglio protrattasi fino a tarda sera, hanno inflitto pene esemplari per il padre, la madre e l’amico di famiglia, colpevoli di aver violentato, percosso e fatto prostituire con dieci conoscenti, le loro figlie di nove e dieci anni nell’arco di otto anni. Teatro della vicenda un paesino del Salento. Al padre e all’amico è stata inflitta il massimo della pena, 21 anni di carcere a testa, mentre la madre, colpevole di non aver fatto nulla per impedire le violenze sulle figlie, è stata condannata a 18 anni. Le figlie, affidate legalmente all’avvocato Maria Grazia Maraschi, stanno seguendo un programma di recupero. I reati contestati sono: per il padre, violenza sessuale, favoreggiamento della prostituzione e maltrattamenti in famiglia. La madre è accusata di omissione colposa, perché non avrebbe impedito che le figlie divenissero merce di scambio. L’amico avrebbe avuto una relazione con la madre delle bambine e nel contempo avrebbe approfittato di tutte e due le figlie con il consenso del padre. Questa orribile storia è emersa nel 2006 . La vendita delle bambine consentiva all’uomo di comprare alcolici, sigarette e di pagare i debiti di gioco. Purtroppo, i legali delle tre persone condannate hanno fatto sapere di voler ricorrere in appello…Forse sperano che qualche “circostanza attenuante” sfuggita ai giudici di primo grado, possa diminuire di qualche anno la pena?
martedì 27 maggio 2008
Lecce: violenza sessuale condannati padre, madre e amico
I giudici della prima sezione del Tribunale di Lecce hanno condannato i componenti della cosiddetta “banda degli orchi” e, dopo una camera di consiglio protrattasi fino a tarda sera, hanno inflitto pene esemplari per il padre, la madre e l’amico di famiglia, colpevoli di aver violentato, percosso e fatto prostituire con dieci conoscenti, le loro figlie di nove e dieci anni nell’arco di otto anni. Teatro della vicenda un paesino del Salento. Al padre e all’amico è stata inflitta il massimo della pena, 21 anni di carcere a testa, mentre la madre, colpevole di non aver fatto nulla per impedire le violenze sulle figlie, è stata condannata a 18 anni. Le figlie, affidate legalmente all’avvocato Maria Grazia Maraschi, stanno seguendo un programma di recupero. I reati contestati sono: per il padre, violenza sessuale, favoreggiamento della prostituzione e maltrattamenti in famiglia. La madre è accusata di omissione colposa, perché non avrebbe impedito che le figlie divenissero merce di scambio. L’amico avrebbe avuto una relazione con la madre delle bambine e nel contempo avrebbe approfittato di tutte e due le figlie con il consenso del padre. Questa orribile storia è emersa nel 2006 . La vendita delle bambine consentiva all’uomo di comprare alcolici, sigarette e di pagare i debiti di gioco. Purtroppo, i legali delle tre persone condannate hanno fatto sapere di voler ricorrere in appello…Forse sperano che qualche “circostanza attenuante” sfuggita ai giudici di primo grado, possa diminuire di qualche anno la pena?
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