Si è chiuso dopo quattro ore l' incidente probatorio voluto dalla Procura di Parma per cristallizzare alcune accuse nei confronti di Franco Livraga Pilizzotti, l'idraulico parmigiano di 61 anni finito in carcere a settembre con l'accusa di aver messo in piedi un giro di baby-squillo nella città emiliana.Di fronte al Gip Pietro Rogato, uno dei clienti e una delle ragazze che accusano l'idraulico di essere state sfruttate, violentate e drogate. La ragazza, che figura anche tra gli indagati dell'inchiesta per favoreggiamento, ha dichiarato di essere stata letteralmente ''imbottita di droga'' e di aver accondisceso alle richieste dell'idraulico per anni perche', in qualche modo, innamorata del principale indagato. Nel dire questo, la ragazza - che aveva 16 anni all'epoca del primo rapporto con l'imputato - ha aggiunto che ''attualmente non prova piu' niente'' per l'uomo che, secondo l'accusa, l'avrebbe costretta a prostituirsi. A questa affermazione Franco Livraga ha dato in escandescenze in aula e si è messo ad urlare in preda ad una crisi di gelosia. ''Voglio tornare in carcere'', ha detto Livraga al colmo della crisi. L'episodio è stato riportato dai legali dell'indagato e confermato dalle altre parti presenti nel corso dell'incidente probatorio. Secondo la difesa di Livraga, dopo aver assistito alla sfuriata la ragazza avrebbe parzialmente corretto la propria dichiarazione d' indifferenza. Livraga è accusato di una ventina di imputazioni che vanno dalla violenza sessuale individuale e di gruppo, anche nei confronti di ragazze minori, allo sfruttamento della prostituzione, dalla cessione di stupefacenti alla produzione e detenzione di materiale pedopornografico. Quindici le persone indagate a diverso titolo (per la maggior parte clienti del giro messo in piedi da Livraga) nell'inchiesta condotta dalla Pm Lucia Russo.
(La Repubblica Parma 29 maggio 2008)
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