venerdì 14 novembre 2008

Como/Feste, coca e sesso con minori. Tutti assolti, mancano le prove.

Feste, coca e sesso con minori. Tutti assolti, mancano le prove

Una storia sconcertante venuta a galla dopo mesi d’indagini condotte dai carabinieri che arrestarono quattro persone. A sorpresa, invece, il Tribunale di Como ha assolti tutti, non vi sono prove sufficienti


Como, 13 novembre 2008 - Sesso, droga e pure festini a luci rosse con minorenni, anche stupri di gruppo da pagarsi con cocaina. Una storia sconcertante venuta a galla dopo mesi d’indagini coordinate dalla Procura di Como e condotte dai carabinieri che arrestarono quattro persone. Il Pubblico Ministero Giulia Pantano la scorsa settimana aveva chiesto per due persone condanne complessive per otto anni e l’assoluzione per insufficienza di prove per altri due. A sorpresa, invece, il Tribunale di Como ha assolti tutti. Non vi sono prove sufficienti per la loro condanna.

Un’allucinante storia iniziata nel 2005 quando una ragazzina romena, all’epoca minorenne, viene abbordata da un gruppo di coetanei con i quali stringe amicizia ma che ben presto si riveleranno i suoi aguzzini. L’incontro, secondo quanto ricostruito in sede investigativa e in quella processuale, avviene all' 'Orient Express’ di piazza San Rocco a Como. La ragazzina viene prima stuprata in gruppo, poi ricattata: se non dovesse accettare di avere rapporti di sesso con chi dicono loro, le immagini riprese con il telefonino finiranno su internet. Ben presto nel mondo dei giovani, anche della ‘Como benè si sparge la voce: in quel bar si può partecipare a festini a luci rosse. Basta averne voglia e, soprattutto, tante dosi di cocaina.

La storia va avanti per mesi, fino a quando in quel bar entra un 30enne comasco che nulla sa ma che vedendo la ragazzina se ne innamora. L’avvicina, la invita ad uscire. Intuisce che è intimorita nel dirgli no. Non perchè è uno sconosciuto. C’è qualcos’altro. Il 30enne non demorde e riesce dopo qualche tempo a convincerla a uscire con lui. Passa altro tempo e ottiene la sconcertante confessione. Subito corre dai carabinieri. La ragazzina veniva venduta in cambio di cocaina per festini hard, picchiata, drogata e trasportata come merce per clienti tra Torino, Milano, Varese e Como. Scatta l’inchiesta. I festini si consumavano in ville di prestigio del Comasco, ma anche della città. In gran segreto, scatta il blitz. Nella rete cadono prima tre romeni con regolari permessi di soggiorno. Altri riescono a sfuggire alla cattura. Il quarto viene catturato pochi giorni dopo.
La Nazione 14 novembre

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