Ubriaco al volante,va in carcere
Era un mezzo miracolato, Josè Antonio Ortis Sanchez, un dominicano di 37 anni. Una condanna a due anni e sei mesi per una violenza sessuale su una tredicenne lericina. Sette mesi di carcere e poi affidamento in prova ai servizi sociali, nonostante una seconda accusa - sempre per violenza su minore - che deve essere ancora dibattuta in aula di giustizia. L’altra sera si è giocato questa misura cautelare, blanda e alternativa, per colpa di qualche bicchiere di troppo. I carabinieri spezzini lo hanno pizzicato alla guida della sua auto completamente ubriaco. Hanno segnalato l’accaduto al tribunale di sorveglianza di Massa, quello che aveva emesso la pena alternativa. Ieri i giudici l’hanno revocata: e per Sanchez si sono riaperte le porte del carcere: dovrà scontare un anno e 11 mesi di reclusione, ma fra qualche mese potrà chiedere di accedere nuovamente alle misure alternative.
Il 9 maggio 2005 Sanchez si avvicinò ad una ragazzina di 13 anni che stava percorrendo il lungomare di Lerici per andare a scuola. La fermò con una scusa, se aveva da accendere una sigaretta. Poi la prese da dietro e le palpò il seno. La teen-ager riuscì a fuggire. Andò a scuola e gli insegnanti diedero l’allarme. Grazie alla descrizione in poco tempo i carabinieri riuscirono a identificare e arrestare Sanchez, che era andato a lavorare in un cantiere edile della zona. Poi, il processo, con il patteggiamento e la condanna a due anni.
Adesso, però, per Sanchez si profilano altri guai giudiziari perchè sono in dirittura d’arrivo altre accuse per lui: quella per violenza sessuale, la seconda (anche questa sarebbe stata commessa su una ragazzina minorenne) e per altri reati di secondo piano.
Fonte: il Secolo IX 26 gennaio 2008
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