Per la pubblica accusa non merita neppure l'applicazione delle attenuanti generiche
L'imprenditore è accusato anche di abusi sessuali nei confronti della bambina di due anni e mezzo morta a Città di Castello nell'aprile del 2004
Perugia, 29 gen. - (Adnkronos) - Va confermato l'ergastolo a Giorgio Giorni, l'imprenditore 35enne accusato di omicidio pluri aggravato e di abusi sessuali nei confronti di Maria Geusa, la bambina di due anni e mezzo morta a Citta' di Castello nell'aprile del 2004.Lo ha chiesto il sostituto procuratore generale della Cassazione, Giovanni Palombarini, ai giudici della I sezione penale chiamati a decidere se confermare o meno il carcere a vita a Giorni gia' inflitto dal gip del Tribunale di Perugia il 16 novembre del 2005 e dalla Corte d'Assise d'Appello del capoluogo umbro il 20 settembre del 2006. In particolare, il pg Palombarini, nel chiedere il rigetto del ricorso presentato dalla difesa di Giorgio Giorni, nella sua requisitoria ha sottolineato come da parte del Giorni "oltre al soddisfacimento sessuale", fosse presente anche la "consapevolezza della portata letale di cio' che stava facendo". Giustamente, dunque, a modo di vedere della pubblica accusa della Cassazione i giudici di merito hanno parlato di "dolo diretto". Bocciata anche la richiesta di annullare le aggravanti viste le "modalita' crudeli", ha detto il pg con cui la piccola Maria e' stata uccisa.A modo di vedere del pg inoltre Giorgio Giorni non merita neppure l'applicazione delle attenuanti generiche in quanto il fatto che l'uomo abbia accompagnato la piccola Maria all'ospedale non e' altro che un "soccorso necessitato per evitare che si risalisse a lui visto che la bambina le era stata affidata dalla madre". La piccola Maria, infatti, era stata affidata a Giorgio Giorni dalla madre Tiziana Deserto, che aveva una relazione con lui, nella speranza che tra l'uomo e la bambina si potesse rafforzare il legame in prospettiva di una futura convivenza. Da annotare, ancora, che Tiziana Deserto, lo scorso novembre, e' stata condannata a 15 anni di reclusione, dei quali tre condonati, per concorso in omicidio e abusi sessuali.Da parte sua l'imputato Giorgio Giorni ha sempre negato di avere abusato della piccola Maria. Il verdetto e' atteso in serata.
adnkronos 29 gennaio 2008
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