venerdì 12 dicembre 2008

«La Monica resta ai domiciliari: è socialmente pericoloso»


la Gazzetta di Reggio — 06 dicembre 2008 pagina 19 sezione: CRONACA Ancora novità dal versante giudiziario, mentre nel tardo pomeriggio una fiaccolata per le vie del centro storico è stata organizzata per chiedere la libertà di Pino La Monica: è la sintesi dell’ennesima giornata di forti contrapposizioni sul caso dell’educatore-attore 35enne accusato di abusi sessuali da una decina di minorenni che avevano frequentato i suoi corsi.
IN TRIBUNALE. Per quanto concerne il delicato «passaggio» dell’udienza preliminare, da ieri c’è una data certa: si terrà il 29 gennaio, davanti al gup Riccardo Nerucci. Sono state notificate anche le motivazioni del provedimento con cui il Riesame di Bologna ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata da La Monica tramite l’avvocato difensore Francesco Miraglia. Il Riesame non ha ritenuto un elemento-chiave gli otto mesi di misure restrittive (fra carcere e arresti domiciliari) già affrontati dal 35enne, rimarcando invece che La Monica è pericoloso socialmente e non ha sinora abbracciato un percorso terapeutico per tenere a freno l’istinto pedofilo a cui - secondo i giudici bolognesi - sarebbe predisposto. Una conclusione che certamente si scontra con la dichiarazione d’innocenza sempre sostenuta dall’educatore.
MANIFESTAZIONE. E che il 35enne sia innocente lo credono e l’hanno espresso pubblicamente anche ieri i fondatori del Comitato «Insieme per Pino» che hanno organizzato una fiaccolata di protesta partita intorno alle 18 da viale Umberto I e conclusasi in piazza Prampolini. Una quarantina le fiaccole accese che hanno attraversato il centro, con il corteo aperto da due striscioni: «Pino libero subito» e «Innocente fino a prova contraria». Una fiaccolata con alcune soste intermedie e il momento culminante sviluppatosi (fra canti e letture di poesie) sotto il municipio. Parole forti dal Comitato: «Abbiamo gridato la nostra indignazione, ci batteremo con tutte le nostre forze affinché la giustizia sia davvero uguale per tutti. Ci recheremo ovunque per far sentire la nostra voce». (t.s.)

Nessun commento:

Sitemeter