giovedì 10 luglio 2008

PEDOFILIA ON LINE: AD OGGI IN ITALIA 205 ARRESTI E 4.007 DENUNCE

Vulpiani: 99% pedofili nella rete sono uomini

Roma, 10 lug. (Apcom) - Solo in Italia, ad oggi, la polizia postale ha messo a segno 205 arresti con l'accusa di pedopornografia on line e chiuso 177 siti pedofili. Altre 4.007 persone sono state solamente denunciate, perchè i reati commessi prevedevano una pena inferiore ai tre anni e quindi non si è potuto procedere con il fermo, mentre 3.949 soggetti sono stati perquisiti. Sessanta le operazioni di rilievo internazionale e 273.334 i siti monitorati. Quelli segnalati all'estero, alle autorità di competenza, sono 10.907, ma contro questi non si riesce ad intervenire: in totale sono due milioni i bambini coinvolti nel mondo. Sono i dati emersi durante il convegno "Bimbi nella rete. Il turismo contro la pedofilia on-line".
"Dentro alcune abitazioni - ha detto Domenico Vulpiani, direttore della polizia postale e delle comunicazioni - abbiamo trovato intere videoteche di materiale pedopornografico". Bambini e internet, dunque, un mondo di possibilità e di cose da imparare, ma anche un territorio a volte oscuro, nel quale si commettono reati nascosti dall'anonimato consentito dalla rete. "Il 99% dei pedofili trovati nella rete sono di genere maschile", ha evidenziato ancora Vulpiani. Siti, chat, sms ed mms sono i trabocchetti nei quali cadono più spesso i minori, lontani dalla sorveglianza dei genitori, adescati dai delinquenti.
La polizia postale, grazie al centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia on line, ha inoltre creato una "Black list" dei siti pedopornografici stranieri: vengono segnalati alle aziende internet italiane e bloccati. Ad oggi la 'Black list' comprende 163 siti. L'incontro di stamattina è stato anche teatro della presentazione di uno spot realizzato dalla polizia postale che vede la partecipazione di Giancarlo Giannini. "Il mondo virtuale produce effetti reali - recita l'attore nel messaggio pubblicitario - il silenzio di un bambino potrebbe essere voce di un pedofilo".

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