venerdì 28 dicembre 2007

Le lacrime del viceparroco in una cella di isolamento

Casal di Principe, il sacerdote accusato di pedofilia interrogato dal gip e sospeso dal vescovo

Raffaele Sardo
Prega in continuazione don Marco Cerullo nella sua cella di isolamento nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Prega e piange, ma scrive anche, il trentatreenne vice parroco della chiesa del Santissimo Salvatore di Casal di Principe, arrestato mercoledì con la gravissima accusa di violenza sessuale nei confronti di un minore. Lo hanno preso i carabinieri della compagnia di Casale, mentre era appartato in macchina con un dodicenne, suo alunno alla scuola media di Villa Literno, dove insegna religione. Era nella sua Alfa 147 nera, nelle campagne tra Casal di Principe e Grazzanise.Ora è in una cella di isolamento, ma più che altro per proteggerlo dagli altri detenuti, perché in carcere avrebbe potuto subire a sua volta delle violenze per ritorsione. Nell´interrogatorio reso davanti al Gip Raffaele Piccirillo, di venerdì, don Marco ha tentato di modificare la versione dei fatti che in un primo momento aveva reso ai carabinieri di Casal di Principe, parlando di un abbraccio fraterno al ragazzo. Ma il giudice non gli ha creduto. Perché la sua prima versione, quella in cui ammette la colpa, coincide sia con quella dei carabinieri che lo hanno colto sul fatto, sia con quanto ha raccontato il ragazzo, a sua volta interrogato con l´ausilio di un assistente sociale. Don Marco, che è stato ordinato sacerdote nel 2000, e per un anno è stato anche assistente spirituale dei giovani seminaristi che frequentano le scuole medie e il liceo-ginnasio nel seminario di Aversa, potrebbe uscire dal carcere prima di Natale se ci sarà una comunità di sacerdoti pronta ad ospitarlo. Perché il giudice non se l´è sentita di rimandarlo agli arresti domiciliari nello stesso luogo dove esercita la sua azione pastorale. Don Marco Cerullo ha telefonato anche al vescovo di Aversa, Mario Milano, cercando di accreditare la sua versione dei fatti. Ma il vescovo, intanto, lo ha sospeso sia dall´incarico dell´insegnamento della religione, sia dalle sue funzioni di sacerdote. Ieri mattina anche molti preti della Diocesi di Aversa si sono incontrati con il vescovo in Curia ad Aversa. Altri lo hanno incontrato in serata proprio a Casal di Principe, nella chiesa del Santissimo Salvatore, ma questa era una visita già programmata da tempo. Il vescovo ha parlato di una chiesa in difficoltà, provata, ma vuole attendere gli esiti della vicenda per dare il suo giudizio definitivo. Insomma molta cautela.
(La Repubblica 23 dicembre 2007)

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